Parrucchieri, centri commerciali, bar, ristoranti in zona gialla: ecco cosa cambia da lunedì

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di Francesco Padoa

L'Italia si avvia a diventare per oltre la metà gialla la prossima settimana ma, nonostante la riapertura delle attività, il coprifuoco resta alle 22, così come è invariata la road map delle ripartenze graduali fino a luglio. Il decreto legge varato da un Cdm-lampo non modifica le linee essenziali già trapelate con la prima bozza. 

Ristoranti a pranzo e a cena ma solo all'aperto

Il calendario per il Paese è ormai deciso: si ripartirà lunedì prossimo e tra i primi a farlo saranno i ristoratori: in zona gialla, fino a tutto il mese di maggio, sarà possibile pranzare o cenare solo nei locali che hanno tavoli all'aperto e dal primo giugno si mangia nei ristoranti al chiuso solo a pranzo. Contemporaneamente - sempre in area gialla - riapriranno con specifici protocolli teatri, cinema e spettacoli e i musei. Dal 15 maggio sarà consentita l'attività nelle piscine scoperte. Anche se fin dall'entrata in vigore del decreto saranno possibili gli sport all'aria aperta, sarà permesso frequentare le palestre al chiuso in zona gialla soltanto dal primo giugno. Il 15 giugno ripartono le fiere e dal primo luglio sarà la volta di congressi e parchi tematici. 

In zona gialla 11 regioni, Trento e Bolzano

A stabilire quali saranno i territori che beneficeranno per primi delle nuove aperture sarà innanzitutto il monitoraggio di domani. Stando ai dati attuali, sono undici - Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto - oltre alle province di Trento e Bolzano a puntare alla zona gialla, avendo un Rt nel valore inferiore sotto l'1 e un rischio basso o moderato. In zona arancione resterebbero invece Calabria, Sicilia, Basilicata, Campania e Toscana, che hanno un Rt vicino a 1 e un'incidenza sopra 200. Niente da fare per Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta: hanno ancora numeri da rosso e per loro si parlerà di riaperture non prima di maggio.

Centri commerciali anche nel weekend da metà maggio


Ma vediamo come e cosa cambierà per chi vuole fare acquisti, shopping, spese varie, per chi vuole andare dal parrucchiere, con le nuove regole in arrivo. Il nuovo decreto del governo Draghi conferma le regole dell’ultimo Dpcm: i centri commerciali e gli outlet sono aperti dal lunedì al venerdì in zona gialla e arancione, ma restano chiusi nel weekend (sabato, domenica e festivi) come succede anche nei giorni feriali nelle regioni rosse.

Dal 26 aprile in zona arancione tutti i negozi possono stare aperti, ma nei weekend rimangono le limitazioni dell’ultimo Dpcm, con la chiusura dei punti vendita dentro i centri commerciali ad eccezione di alcune tipologie specifiche di attività considerate essenziali. Però, a differenza del vecchio Dpcm, il nuovo decreto stabilisce da quando riaprono i centri commerciali in zona gialla durante il weekend e fino a quando dovranno restare chiusi il sabato e la domenica. In zona gialla, dal 15 maggio, i centri commerciali e i mercati riapriranno anche nei giorni festivi, mentre in zone arancioni e rosse continueranno a restare chiusi nei weekend e festivi.

In zone gialle resteranno ancora chiuse le fiere, per le quali il via libera è previsto dal 15 giugno (dal 1° luglio via libera a convegni e congressi).

In zona arancione, nei weekend e nei giorni festivi, i negozi di quartiere, del centro città e tutti quelli che non fanno parte di gallerie commerciali o di parchi commerciali possono stare normalmente aperti (dall’abbigliamento all’intimo fino alle scarpe), mentre sabato e domenica i negozi dei centri commerciali, delle gallerie e dei parchi commerciali (come ad esempio i villaggi degli outlet) devono essere chiusi. Venerdì i centri commerciali possono restare aperti regolarmente. In zona rossa i negozi dei centri commerciali sono chiusi tutti i giorni, non solo il fine settimana, ad accezione dei punti vendita di beni essenziali. Restano le regole sul distanziamento fisico, sulla sanificazione degli ambienti e su quante persone possono entrare nei negozi. Mascherina sempre obbligatoria.

Ricapitolando, in sintesi. Zona gialla: dal 26 aprile al 15 maggio i centri commerciali sono aperti dal lunedì al venerdì, chiusi nel weekend (sabato e domenica) e nei giorni festivi. Fanno eccezione i negozi di beni essenziali. Dal 15 maggio apertura dei centri commerciali nel weekend. Zona arancione: dal 26 aprile i centri commerciali sono aperti dal lunedì al venerdì, chiusi il sabato, la domenica e i giorni festivi (eccetto i punti vendita di beni essenziali). Inoltre ci sono limitazioni agli spostamenti fuori comune per lo shopping. Zona rossa: nei centri commerciali tutti i giorni della settimana possono restare aperti soltanto i negozi di beni essenziali, come i supermercati.

Parrucchieri e centri estetici


Dopo settimane di saracinesche abbassate, da lunedì nelle Regioni che lasceranno la zona rossa riaprono anche parrucchieri e centri estetici, necessariamente per appuntamento e con ingressi contingentati per evitare assembramenti in sala d’attesa. Per chi è già in zona arancione e passerà al giallo (o comunque resterà in arancione) non ci saranno cambiamenti: queste attività potranno continuare a svolgere i propri servizi, ovviamente sempre secondo precise regole, come la distanza minima di almeno 2 metri utilizzando postazioni alternate e la sanificazione quotidiana sia degli ambienti che degli strumenti e l’obbligo di mascherina sia per il personale che per i clienti. L'apertura dei servizi alla persona è permessa al fine di agevolarne la fruizione dilazionata da parte degli utenti, dalle ore 7 alle ore 21.30 e senza obbligo di chiusura domenicale o settimanale. Nelle Regioni che resteranno ancora in rosso, invece, parrucchieri, barbieri e centri estetici, dovranno ancora restare chiusi.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Aprile 2021, 10:03
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