Sparatoria
Hanno con loro un'arma lunga non meglio identificata e quando il furgone arriva, sono le 11,20, fanno per mettersi in azione. A bordo del furgone blindato ci sono tre guardie giurate. Quando una di loro scende per fare da apripista si accorge dei tre e si insospettisce. Risale a bordo e invita il collega a sgommare via. Dai rapinatori partono alcuni colpi di arma da fuoco. Due di questi raggiungono la fiancata sinistra del furgone provocando altrettanti fori ma per fortuna nessuno raggiunge i vigilantes. Alla fine saranno quattro i bossoli trovati a terra dalla Polizia Scientifica giunta da Napoli che ne sta analizzando il calibro. Il furgone non arresta la sua corsa e raggiunge il locale commissariato di Polizia. Si danno alla fuga anche i malviventi, a bordo di un'auto cui adesso si dà la caccia.
Sul posto, nel frattempo, arrivano gli uomini della squadra Mobile della Questura di Napoli e quelli del commissariato di Giugliano cui sono affidate le indagini che dovranno accertare anche eventuali complicità con i banditi. Possibile il ricorso ad alcune videocamere presenti in zona.
La paura
Giuseppe Alviti, leader dell'associazione nazionale delle guardie particolari giurate, lancia l'allarme:. «È allarme rosso - sostiene - per il settore della vigilanza privata, in particolar modo per i trasporti valori ma sembra che io sia rimasto il solo ad importarsi di una categoria rassegnata alla macelleria sociale. Le rapine con feriti e morti tra le guardie particolari giurate - sottolinea - si susseguono con ciclicità allarmante e nessun ente interviene anche e sopratutto per monitorare se gli istituti si attengono ai protocolli di operatività e salvaguardia dell'incolumità dell'equipaggio. Probabilmente - conclude con amara ironia - stanno aspettando che il numero di morti ammazzati salga».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Settembre 2020, 19:59
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