Zagor compie 60 anni, il fumettista Piccinelli: «Lo disegnavo già da piccolo, ora faccio le copertine del mio eroe. La festa? Incontrerà Tex»

Zagor compie 60 anni, il fumettista Piccinelli: «Lo disegnavo già da piccolo, ora faccio le copertine del mio eroe. La festa? Incontrerà Tex»

di Fabrizio Ponciroli

Dal 2016, Alessandro Piccinelli è il copertinista ufficiale di Zagor, uno dei personaggi più amati dei fumetti griffati Sergio Bonelli Editore. Cresciuto leggendo le avventure dello Spirito con la Scure, oggi a 45 anni il disegnatore è pronto a festeggiare alla grande il compleanno di Zagor, che invece ne compie 60.

Alessandro, come è entrato nel mondo dei fumetti?

«È iniziato tutto in uno studio grafico milanese. Ho frequentato la Scuola del Fumetto a Milano. Io sono nato a Como ma direi che Milano è ormai la mia seconda casa».

Oggi è uno dei fumettisti bonelliani più apprezzati e stimati. Quale è stato il suo primo eroe a fumetti?

«Ho cominciato a leggere i fumetti della Sergio Bonelli da bambino. Per essere più precisi, il primo fumetto che ho letto è stato l’Avvoltoio, una tra le avventure più belle con Zagor protagonista».

Insomma, Zagor era nel suo destino…

«Ho iniziato a scarabocchiare Zagor da piccolino e non ho mai smesso. Il mio primo incarico alla Bonelli, nel 2003, riguardava proprio Zagor. Un lavoro massacrante, di circa 400 pagine. È uscito nel 2006. Diciamo che Zagor mi ha battezzato alla grande».

Quest’anno si celebrano i 60 anni di Zagor.

«Più di mezzo secolo, non si scherza… Stiamo preparando tante iniziative, editoriali e non solo, per festeggiare al meglio questo importantissimo traguardo. Al momento, sto lavorando ad una storia molto particolare, attesa da tantissimo tempo».

Ci può dire di più?

«Diciamo che il giovane Tex Willer incontrerà, finalmente, Zagor. È un incontro che i fan attendono da moltissimi anni.

Sarà un’uscita davvero particolare e unica nel suo genere. Una delle tante iniziative per festeggiare i 60 anni di Zagor. Ovviamente ci auguriamo che si possa anche organizzare qualche evento con i lettori, sarebbe bellissimo».

Come sta incidendo la pandemia sul mondo dei fumetti?

«Tutto sommato, noi siamo fortunati. Non ho notato un calo dell’interesse. Il fatto che le edicole sono rimaste aperte anche durante i vari lockdown ci ha aiutato. Poi, io come molti altri disegnatori, abbiamo sempre lavorato da casa, quindi non è cambiata moltissimo la nostra routine. Indubbiamente quello che è mancato sono le fiere e l’interazione con i lettori. Speriamo di poter presto tornare a vederci tutti insieme. Fiere come Milano Comics e Lucca Comics, tanto per fare due esempi, sono appuntamenti fondamentali per tutti noi».

Perché Zagor, come Tex, riesce ancora oggi ad avere un grande successo?

«In un mondo che cambia di continuo, loro sono delle certezze, sia che ci saranno sempre. Sai che faranno la cosa giusta, sempre e comunque. Sono radicati nella nostra cultura. Ed è bellissimo far parte di tutto questo. Dal 2016 sono il copertinista ufficiale di Zagor, uno dei fumetti italiani più iconici. Ho raccolto la pesante eredità di un maestro come Gallieno Ferri. Ci vuole attenzione. Devo fare tutto con la massima professionalità, so che è un incarico importante. Ci tengo moltissimo, sono cresciuto con Zagor».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Marzo 2021, 11:27
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