Ragazzina vuole simulare la violenza sessuale chiedendo lo sperma del fidanzatino all'amica: arrestata

La 16enne era in comunità per maltrattamenti contro la madre e la sorella di 9 anni, per oltre un anno le aveva vessate con angherie, calci e pugni

Ragazzina vuole simulare la violenza sessuale chiedendo lo sperma del fidanzatino all'amica: arrestata

di Redazione web

Ha simulato la violenza sessuale chiedendo lo sperma del fidanzatino all'amica ed è stata arrestata. Era già in comunità per maltrattamenti, estorsione, rapina commessi contro i familiari, ma dopo l'ultima 'iniziativa' è stata trasferita in un carcere minorile.

I carabinieri della stazione di Besana in Brianza hanno infatti eseguito nei giorni scorsi un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del tribunale per i minorenni di Milano su proposta della Procura, nei confronti di una 16enne già in comunità per avere da aprile 2021 a luglio 2022 maltrattato la madre e la sorella di 9 anni con continue e sistematiche ingiurie, offese e angherie. Attacchi legati alle sue intemperanze caratteriali e alle continue richieste di denaro che estorceva con cadenza pressoché quotidiana.

La giovane aveva avuto nei confronti dei familiari un tono sempre più acceso e fortemente intimidatorio, distruggendo il mobilio e le porte in caso di diniego, scaraventando gli oggetti e colpendoli con pugni e calci.

La ragazza avrebbe instaurato in casa un clima di terrore determinando nelle vittime uno stato di soggezione psicologica e di prostrazione. Raccolti gli indizi, lo scorso 22 luglio i carabinieri avevano condotto la giovane in una comunità femminile a Renate ma, fra agosto e settembre, la 16enne si è resa protagonista di svariate condotte negative tra le quali il furto di un telefono cellulare.

Bimbo di due anni morto cadendo dal carro di Carnevale a Bologna: a processo anche gli organizzatori della sfilata

Assago, ecco il video esclusivo del Killer al centro commerciale: «Ha colpito in 60 secondi»

La violenza sessuale simulata

In quei mesi era anche emerso che l'indagata stesse pianificando di simulare di aver subito una violenza o un approccio sessuale da parte degli educatori della comunità e, a tale scopo, aveva chiesto a un'altra ospite di reperirle il liquido seminale del proprio ragazzo.

Alla luce delle gravi condotte realizzate durante il breve periodo di permanenza nella comunità di Renate, segnalate dai carabinieri all'autorità giudiziaria minorile, su proposta del pubblico ministero il Gip del Tribunale per i minorenni di Milano ha disposto l'aggravamento della misura cautelare della permanenza in comunità con quella del carcere. La 16enne è stata quindi prelevata da Renate e trasferita all'Istituto di pena minorile di Pontremoli.


Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Ottobre 2022, 15:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA