«Mangiate da schifo»: insulti e pestaggio a vegani in un ristorante a Milano

«Mangiate da schifo»: insulti e pestaggio a vegani in un ristorante a Milano

di Salvatore Garzillo
«Vegani di m...!», «Fate schifo!», «Che c... state mangiando?». La banda anti vegani ha iniziato così la sua aggressione contro due fratelli che stavano cenando nel dehor del ristorante Vegan world di viale Monte Nero 34. Prima le offese, poi il pestaggio e infine la rapina del giubbotto.
Erano in cinque, studenti dai 18 ai 20 anni, descritti dai carabinieri che li hanno arrestati per rapina e lesioni come «ragazzi di famiglie normali, residenti per lo più in centro». Uno è riuscito a scappare, tutti gli altri sono finiti a San Vittore: Massimiliano D'Agostino, 18enne che già a 15 anni è stato denunciato per imbrattamento e danneggiamento; Vadim Donati, ucraino di 19 anni denunciato per tentata estorsione quando aveva 17 anni e per droga a 16; Andrea Quarta, 18 anni e Giovanni Luigi Giordana, 19.
Alle 22 di mercoledì i due clienti si sono seduti ai tavolini esterni e dieci minuti dopo hanno visto il gruppo fermarsi a pochi metri. «Ci fissavano con insistenza e aria di sfida» ha raccontato il 32enne che poi è diventato l'obiettivo della banda. «Che schifo mi fate. Vieni, vieni, ti aspetto» gli ha detto uno dei ragazzi, che all'ennesima provocazione è riuscito ad attirare nella trappola il 32enne. Il cliente si è alzato per affrontarli ma appena ha svoltato l'angolo di viale Lazio si è trovato i cinque già schierati e pronti a picchiare. Uno di loro ha cercato di colpirlo in faccia con una bottiglia di vetro, ma l'uomo è riuscito a schivarlo e ha provato a rispondere con un calcio. Lo hanno bloccato e spinto a terra, infierendo su di lui con pugni e calci anche al volto. L'arrivo del fratello ha fermato per un attimo gli aggressori, ma mentre si allontanavano uno di loro ha tirato un sampietrino che li ha sfiorati, danneggiando la vetrina di un negozio.
I due fratelli si sono rifugiati nel ristorante lasciato poco prima, in attesa dell'arrivo dei carabinieri. Ma il gruppo è tornato all'attacco, all'interno del locale c'è stata una nuova colluttazione, sono scappati appena hanno preso il giubbotto del 32enne che conteneva cellulare e portafogli. Grazie alle descrizioni, in pochi minuti i militari della compagnia Duomo hanno bloccato in via Caldara i quattro sospetti (il quinto è riuscito a scappare). Avevano nascosto il giubbotto sotto il sacco nero di un bidone della spazzatura e lo smartphone su un muretto. Una volta in caserma si sono stretti in un silenzio compatto, convinti che sarebbero stati subito rilasciati.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Maggio 2018, 08:20
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