Elezioni regionali, a Milano seggi senza distinzione di genere: «Per non discriminare persone transgender e non binarie»

L'assessora milanese Gaia Romani: «Prima di tutto abbiamo voluto intervenire affinché il diritto di voto fosse garantito, nella massima serenità, a ogni persona»

Elezioni regionali, a Milano seggi senza distinzione di genere: «Per non discriminare persone transgender e non binarie»

Dopo la polemica alle ultime elezioni sulla discriminazione di genere, per le regionali a Milano arrivano le cabine unisex. Fila unica per uomini e donne, registri elettorali maschili e femminili tenuti vicini. Il Comune ha provato a rendere i seggi elettorali inclusivi, senza discriminazione per persone transgender e non binarie, rispettando le leggi dello Stato che non prevedono cambiamenti in merito.

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«Voto garantito in serenità a tutti»

«In poco più di un anno - sottolinea l'assessora ai Servizi civici e generali del Comune di Milano, Gaia Romani - abbiamo avuto tre appuntamenti elettorali, che hanno richiesto sforzi non indifferenti a tutta la macchina organizzativa del Comune. Tre sfide che ci hanno anche permesso, però, di toccare con mano quali fossero gli aspetti da migliorare ed efficientare. Prima di tutto abbiamo voluto intervenire affinché il diritto di voto fosse garantito, nella massima serenità, a ogni persona».

«Mettersi in fila in base al genere assegnato alla nascita costringe, nei casi in cui esso non corrisponda alla propria identità o espressione di genere, a coming out forzati che possono sfociare in situazioni di imbarazzo o disgusto, a causa delle quali molte persone sono portate a scegliere di rinunciare al voto», sottolinea Palazzo Marino in una nota.

Lo stesso vale per le fasi successive: ai presidenti di seggio l'amministrazione comunale chiede di tenere i registri vicini e procedere all'identificazione delle persone solo quando arriva il loro turno, optando per una modalità non discriminante e maggiormente rispettosa dell'identità di genere di ciascuno. «Purtroppo la divisione per genere basata su un sistema binario dei registri elettorali, prevista da una legge dello Stato, non ci consente di intervenire oltre.

Ma con questa iniziativa, proviamo a fare un passo in avanti e dare una risposta alle tante realtà e associazioni che da anni fanno azioni di sensibilizzazione, denunciando una regola discriminante e per nulla rispettosa delle persone transgender e non binarie», sottolinea l'assessora Romani.


Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Febbraio 2023, 15:32
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