Milano, strade e cestini invasi dai topi: allarme in zona Paolo Sarpi

Milano, strade e cestini invasi dai topi: allarme in zona Paolo Sarpi

di Simona Romanò

«Colonie di topi nella nostra Paolo Sarpi, è peggio che nel dopoguerra». È il post-denuncia, pubblicato sulla pagina facebook Social street Paolo Sarpi per accompagnare le foto e i video che immortalano i ratti, con la prole al seguito, nella Chinatown milanese. «Nonostante le richieste al Comune, nulla cambia da settimane», lamentano gli abitanti dall’inizio di febbraio. «E intanto i topini crescono…», scrive un utente aggiornando sulla crescita dei cuccioli. «Quando torno dal lavoro con il monopattino li devo scansare», aggiunge un altro membro del gruppo social.

Le polemiche fioccano e il tam tam sul web corre veloce da settimane. «I topi sono attratti dalle aiuole con i cespugli incolti, che devono essere potati - spiega Pierfranco Lionetto, presidente dell’associazione residenti Vivisarpi - ma la vera calamita sono i sacchetti dei rifiuti e i resti di cibo gettati a terra dai clienti dei locali street food; oppure caduti dai cestini dell’immondizia stracolmi». Contattato da Leggo, Lionetto anticipa «che è già pronta la segnalazione da inviare agli uffici comunali per chiedere l’immediata derattizzazione, perché è un problema igienico-sanitario e una questione di decoro urbano». I ratti, avvistati soprattutto di sera, escono allo scoperto anche di giorno: scorrazzano sui marciapiedi senza aver paura dei passanti che, disgustati, sono costretti a guardare dove mettere i piedi.

Non è la prima volta che Chinatown si sveglia con gli indesiderati inquilini. «Prima della pandemia il Comune è intervenuto, su nostra richiesta, disseminando le trappole - ricorda Francesco Novetti, presidente dell’associazione di commercianti Sarpi Doc - sono animali prolifici che in Sarpi trovano il loro habitat attirati dalla spazzatura malmessa delle attività commerciali».

Qui, infatti, la raccolta differenziata non è una regola, fra sacchi ammucchiati sui marciapiedi, cartoni e cassette della frutta. Nemmeno il Covid ha diminuito la catasta di rifiuti in Sarpi, perché l’asporto di pietanze va a gonfie e vele seguendo una tradizione consolidata negli anni dai locali street food.

I PRECEDENTI. Lo scorso settembre la presenza choc dei ratti nella centralissima piazza San Babila. Ancor prima, a luglio, l’invasione al parchetto in zona corso Garibaldi. E poi la denuncia della nutrie, pronte a mordere, al cimitero di Lambrate. Sempre i sorci hanno fatto saltare, a settembre, la riapertura dell’asilo di via Verga, al Ticinese.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Marzo 2021, 09:53
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