Depositi, laboratori, Accademia, sala prove. Tutto in un unico luogo e aperto al pubblico, in modo che la gente possa vedere di persona si crea una scenografia o come si cuce un vestito per l’opera lirica.
È il nuovo Parco della Musica o Cittadella della Scala (nome che al sovrintendente Dominique Meyer non piace perché indica un luogo chiuso e non aperto alla città). All’anagrafe il nome ancora non è registrato, ma il posto dove sorgerà già si conosce. La Scala bis dovrebbe trovare casa alla ex fabbrica di auto Innocenti, a Rubattino, e contemplare anche un parco. «Questo è il momento perfetto per guardare avanti» ha spiegato l’altro giorno il sovrintendente durante il convegno La cittadella della Scala organizzato da Slc Cgil. L’idea di ampliamento è partita prima dell’arrivo di Meyer, che comunque lo appoggia. «Non serve aspettare.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Febbraio 2021, 09:05
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