Spara e uccide il vicino, Silvana Erzembergher colpita da infarto. Il caso della pistola e le liti precedenti

Proseguono le indagini sull'accaduto: dalla pistola detenuta per uso sportivo fino alle liti con i vicini

Spara e uccide il vicino, Silvana Erzembergher colpita da infarto. Il caso della pistola e le liti precedenti

Silvana Erzembergher, colpita da un principio di infarto la donna di 71 anni di Treviglio che giovedì scorso aveva sparato alla coppia di vicini, uccidendo Luigi Casati, 62 anni. Da venerdì scorso, la 71enne si trova in terapia intensiva nell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

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Silvana Erzembergher in ospedale, salta l'interrogatorio

Salta così l'interrogatorio con il gip per la donna, che tra l'altro era stato sconsigliato dai medici. Troppo stress, secondo gli specialisti, per le sue condizioni di salute. Silvana Erzembergher, assistita dall'avvocato Andrea Pezzotta, già giovedì aveva scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Treviglio, davanti al pm Guido Schininà. La donna, dopo aver ucciso Luigi Casati e ferito la moglie Monica Leoni, è ora accusata di omicidio e tentato omicidio volontari.

Spara e uccide il vicino, la pistola regolarmente detenuta per uso sportivo

Nello stesso ospedale bergamasco dove si trova ricoverata Silvana Erzembergher, si è svolta l'autopsia sul corpo di Luigi Casati, 62enne metalmeccanico in pensione.

La donna ha sparato alcuni colpi con un revolver calibro 38, che deteneva regolarmente per uso sportivo. A giugno era previsto il rinnovo della licenza, già scaduta nel 2021 ma rinnovata per via della pandemia. Eppure, stando alle ricostruzioni degli investigatori, Silvana Erzembergher non utilizzava quasi mai quella pistola: si era iscritta al poligono di tiro di Treviglio nel 2000 e vi tornò una sola volta, nel 2015, per il brevetto.

Spara e uccide il vicino, rapporti tesi da tempo

Gli investigatori stanno anche ricostruendo le dinamiche dei rapporti tra Silvana Erzembergher e la coppia di coniugi. La 71enne accusava Luigi e Monica di farle continuamente scherzi, come suonare al citofono. Secondo le prime ricostruzioni, era però Silvana a comportarsi così, suonando ai citofoni; inoltre la donna pare fosse infastidita sia dalla coppia, sia dall'abbaiare della loro cagnolina. Proprio mentre Luigi era uscito per portare a passeggio il cane, la donna giovedì scorso ha fatto fuoco. E quando Monica è scesa in strada per soccorrere il marito, ha sparato anche a lei. Monica Zanda, figlia della donna, ha chiesto scusa alla famiglia di Luigi e Monica: «Non era lei, quando ha fatto quella cosa. Lei non fa del male a nessuno e ama i cani». Eppure, le indagini hanno rivelato che già in passato c'erano state vere e proprie aggressioni: Monica Leoni, in un'occasione, era stata colpita con un bastone dalla vicina che giovedì scorso ha ucciso suo marito.


Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Maggio 2022, 11:01
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