Silvia Romano, l'amica Francesca: «Basta insulti e odio, fate silenzio. Siamo ragazze responsabili»

Silvia Romano, l'amica Francesca: «Basta insulti e odio, fate silenzio. Siamo ragazze responsabili»
Dopo il ritorno di Silvia Romano, gli insulti sui social, le minacce che hanno portato le autorità a valutare per lei una protezione e la bottiglia di vetro lanciata contro la sua finestra, parla un'amica della giovane volontaria sequestrata nell'autunno 2018 e rimasta nelle mani di Al Shabaab per 18 mesi. Francesca, con lei in Kenya nel periodo del rapimento, al Corriere della Sera ha difeso l'amica Silvia, ora Aisha: «Qualunque sarà il percorso interiore di Silvia, la ritroveremo».

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Secondo Francesca, chi la insulta, ha in testa «uno schema semplificato e binario dove bianco è bene, nero è male, e grigio non interessa. Volevate scendesse dall'aereo come ve la eravate immaginata voi, emaciata, piangente, fiaccata nel corpo dall'aguzzino e nell'anima dal senso di colpa perché come Icaro aveva preteso troppo dalle sue possibilità?», si chiede. «Lei è tornata. Io sono felice. Sono contenta che sia arrivata sorridendo. Cara Silvia, il verde mi piace da matti, sii quello che sceglierai di essere». 



«Basta, adesso.
Basta odio, facciano silenzio», dice. «Abbiamo studiato tanto per occuparci di infanzia e cooperazione internazionale, siamo ragazzi e ragazze responsabili, in Africa volevamo costruirci un pezzo di esperienza per un futuro anche lavorativo. A Silvia è successo l'inimmaginabile, per un anno e mezzo. Vedere adesso che finalmente è tornata questo clima intorno a lei riempie di rabbia e amarezza, io spero che venga denunciato chi insulta e si permette di giudicare». 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Maggio 2020, 12:36
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