Seregno, il sindaco arrestato e i voti assicurati col porta a porta: "Chiarirò tutto"
di Salvatore Garzillo
Del resto l'imprenditore la sua parte l'aveva fatta, come dimostrano le intercettazioni: «Ciao Marco, sei andato a votare?», chiede a un elettore. «Si, sono andato stamattina presto». E Lugarà: «Cosa hai votato, Forza Italia? E tuo padre?». Marco lo rassicura sul suo voto e sul fatto che anche i genitori hanno messa la crocetta al posto giusto. Non basta a rassicurare Lugarà, che insiste facendo cenno al controllo dell'avvenuto voto per Mazza. A Lugarà è attribuita una «inusuale capacità di persuasione e di controllo dei pubblici ufficiali» e sebbene sia considerato l'uomo vicino alle cosche, non gli è contestata l'aggravante mafiosa.
Mazza ha due facce: spaccone sui social, zerbino con l'imprenditore. Quando ha aperto la porta ai carabinieri è svenuto. Lugarà, invece, quando sono andati a prenderlo non ha fatto una piega. Lui è in carcere, Mazza ha ottenuto i domiciliari e ieri ha fatto sapere attraverso il suo legale che chiarirà tutto.
Promesse di chiarimento anche da parte di Giuseppe Carrello, l'impiegato della procura di Monza indagato e ai domiciliari per rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento personale. «Non c'è stata malafede nella violazione del segreto d'ufficio».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Settembre 2017, 08:36
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