Milano, non ci sono gli insegnanti e a scuola scatta il “lockdown" pomeridiano: salta il pranzo in mensa

Non ci sono gli insegnanti, a scuola scatta il “lockdown" pomeridiano: salta il pranzo in mensa

Ciak, si chiude. Una scuola manda a casa i bambini in anticipo rispetto all’orario stabilito. Motivo? Non c’è un numero adeguato di insegnanti (alcuni sono a casa in quarantena causa covid, altri per differenti patologie) in grado di seguire gli alunni nelle classi. Succede a Milano, in pieno centro, alla elementare Stoppani, a due passi da Porta Venezia.

Da lunedì scorso la metà degli studenti dello storico plesso lungo l’omonima via Stoppani esce alla fine della quarta ora, a cavallo delle 12,30, come succedeva negli anni ’80 quando il tempo “prolungato” era ancora un miraggio. Niente più lezioni al pomeriggio: un salto indietro di 40 anni. E la prossima settimana toccherà all’altra metà degli alunni dire addio al pranzo in mensa gestita da Milano Ristorazione (ritenuto, tra l’altro, dal corpo docenti un momento ad altissimo rischio contagio per alunni e maestre) e alla didattica in classe fino a dopo le 16, come previsto nell’offerta formativa.

Una decisione, quella adottata appena venerdì scorso dal neo preside dell’istituto Antonio Re, che ha lasciato molto perplessi i genitori. Tante famiglie, già colpite dalla pandemia covid, si trovano in gravi difficoltà. Qualcuno non è proprio in grado di andare a recuperare il figlio a mezzogiorno. Il dirigente scolastico, attraverso una lunga serie di mail, ha spiegato a mamme e papà che le carenze di organico interne alla scuola sono talmente gravi che non c’era via d’uscita: “Le classi rischiavano di rimanere scoperte – ha spiegato a più riprese - non si potevano al momento adottare misure più soft”. 

Quindi è scattato un “lockdown” ad hoc per la scuola Stoppani, già finita in prima pagina un paio di anni fa per il crollo di un controsoffitto in una classe che aveva lievemente ferito tre bambini.

Al pomeriggio, per almeno le prossime due settimane, gli alunni si collegheranno per fare lezioni on line da casa davanti al pc: meno di un’ora in tutto al giorno.

Le chat whatsapp della scuola negli ultimi giorni esplodono di messaggi: un misto di comprensione e rabbia, sempre con la volontà generale di tentare di risolvere un problema che, a quanto pare, è emerso soltanto alla Stoppani. Le altre scuole del quartiere, dalla elementare Pisacane alla Bacone, pur anche loro alla prese con l’emergenza covid, effettuano regolarmente il servizio mensa e le lezioni al pomeriggio si svolgono in classe senza alcun problema. I genitori con spirito costruttivo hanno messo sul tavolo una serie di idee concrete per consentire ancora lo svolgimento del pranzo collettivo in tutta sicurezza.

"Siamo genitori consapevoli - racconta Paolo Migliavacca, membro del Consiglio d'Istituto proprio per la componente genitoriale -. Se c'è un'emergenza che dura una settimana siamo pronti a venire incontro alle esigenze della scuola e del dirigente, ma sia ben chiaro che non deve cambiare l'offerta formativa della Stoppani. I pomeriggi a scuola devono essere salvaguardati e devono riprendere quanto prima".

Al momento, però, si procede con l’orario dimezzato: pranzo a casa con mamma e papà, se non impegnati al lavoro o in smart working. “Fino a quando?”, si domandano in tanti nella piazzetta davanti alla Stoppani. E a chiederlo per primi sono proprio i bambini…


Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Novembre 2020, 20:10
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