Corona torna in Tribunale, ma da teste per le violenze a Sara Tommasi

Corona torna in Tribunale, ma da teste per le violenze a Sara Tommasi
Occhiali da sole, camicia bianca, Fabrizio Corona è tornato in Tribunale a Milano ma non da imputato, ma come testimone in un processo a carico di un agente dello spettacolo, Fabrizio Chinaglia, accusato di violenza sessuale perché avrebbe approfittato delle condizioni di «inferiorità psichica» della showgirl Sara Tommasi, causate da un disturbo della personalità e da psicosi dovute all'assunzione di cocaina, per indurla ad avere rapporti sessuali con lui, constringendola anche con minacce e percosse.

Accompagnato dal suo legale Ivano Chiesa anche perché da qualche mese è in affidamento terapeutico concesso dal Tribunale di Sorveglianza, Corona ha deposto davanti ai giudici della 5/a sezione penale, chiamato a testimoniare dal legale della parte civile Sara Tommasi, l'avvocato Marco De Giorgio. «Sara - ha detto Corona - la conosco da 18 anni, da prima che entrasse nel mondo dello spettacolo, studiava in Bocconi, una ragazza serissima». E ha spiegato di non aver mai dato il numero di lei a Chinaglia.

Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Maggio 2018, 14:14
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