Sala e Sgarbi, lite su Pietà e stadio Meazza. Il sindaco di Milano: «Non mi va di farmi prendere in giro»

Sala vorrebbe abbattere lo stadio Meazza per costruire il nuovo, ma Sgarbi oppone il vincolo perché bene storico

Sala e Sgarbi, lite su Pietà e stadio Meazza. Il sindaco di Milano: «Non mi va di farmi prendere in giro»

di Redazione web

Botta e risposta a distanza tra il sindaco di Milano, Beppe Sala ed il neo sottosegretario alla cultura, Vittorio Sgarbi. Il motivo del contendere, stavolta, è la Pietà Rondanini di Michelangelo, che il critico d'arte ha detto di voler riportare alla sua collocazione originaria, in un'intervista al Corriere della Sera. Di avviso contrario, il primo cittadino di Milano, che ha risposto indirettamente via social: «va bene lì dov'è», cioè nelle Sale dell'Antico Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco.

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Lettera a Meloni

«Farmi prendere in giro da continue esternazioni che non hanno fondamento assolutamente non mi va - ha dichiarato Sala - una volta dice che sposterà la Pietà, la seconda volta dice che metterà un vincolo. Può darsi che io non abbia studiato abbastanza, ma i vincoli li mette la soprintendenza» ha aggiunto a margine del Comitato provinciale sull' ordine e la sicurezza pubblica, il sindaco di Milano, che intende scrivere a Giorgia Meloni.

«Nei prossimi giorni vorrei fare una cosa formale, cioè scrivere al Presidente del Consiglio per capire con esattezza quali sono le deleghe del sottosegretario Sgarbi. E chiederò al premier una riposta in tempi brevi. Manderò questa lettera alla Meloni e la renderò pubblica così come la sua risposta - dice ancora Sala - questa è una città evoluta che non può stare alle dichiarazioni e ai protagonismi, le regole ci sono e vanno rispettate».

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Stadio Meazza

Altro punto di disaccordo tra Sala e Sgarbi, riguarda l'abbattimento dello stadio Meazza, per far posto alla costruzione di un nuovo stadio.

Il sindaco di Milano è favorevole all'abbattimento, ma deve ancora convincere i consiglieri comunali, mentre sull'argomento il sottosegretario Sgarbi ha un punto di vista opposto, per via della storicità dello stadio: «San Siro è del '26, sarebbe come buttare giù l'Eur a Roma. Essendo passati settanta anni è naturalmente vincolato. Non si può buttare giù. Se serve comunque metterò un vincolo. Il Meazza non si tocca e non lo dice Sgarbi ma è la legge».

Sull'argomento stadio ribatte Sala: «Lo stadio di San Siro è stato esaminato dalla sovrintendenza a lungo e si è definito che non era vincolabile. Non l'ho deciso io. Se Sgarbi vuole fare anche il sovrintendente lo chieda al presidente del consigli. Tutto può essere ma chiederò spiegazioni al presidente de consiglio», precisa il sindaco di Milano.


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 16:18
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