Ruggero de I Timidi: «Conquisto il pubblico con il mio caschetto alla Beatles»

Ruggero de I Timidi: «Conquisto il pubblico con il mio caschetto alla Beatles»

di Francesca Binfarè
Timidi di tutto il mondo, unitevi. Per la terza volta il Raduno Timido torna al Parco Tittoni di Desio: il Risveglio della Timidezza sembra il raduno di un fanclub ma non lo è perché non esistono tessere per i fan di Ruggero de I Timidi (personaggio creato dal cantautore e cabarettista Andrea Sambucco).
Appuntamento sabato 5 e domenica 6 con ben quattro concerti. Si sono aggiunti due spettacoli pomeridiani (ore 19, 15 euro più prevendita) dopo i sold out degli spettacoli serali (ore 22), a base di canzoni dal gusto retrò che riportano agli anni ’60 ma con testi demenziali.
Lei Ruggero è un crooner impacciato con caschetto alla Beatles, ma non sembra così timido.
«I Timidi erano il mio gruppo, adesso dopo tanti concerti sono diventato più spavaldo».
Il Risveglio della Timidezza sembra il raduno del suo fanclub, ma non è così. Ci spiega?
«Non sono un amante dei fanclub, non c’è un fanclub né una tessera. È il ritrovo del pubblico che mi segue».
Ha dovuto raddoppiare gli spettacoli: cosa piace così tanto delle sue canzoni?
«Il pubblico è talmente eterogeneo che non ho ancora capito. È composto da ragazzini, da chi ascolta metal o l’opera. Una volta due signore ottantenni sono venute a vedermi a teatro. Abbiamo fatto presente che il mio è uno spettacolo un po’ particolare e loro hanno risposto che lo sapevano, che sono fan. Quindi qualcosa c’è. Credo sia la pettinatura, ma non vorrei sbilanciarmi».
Definirebbe demenziale il suo genere?
«Direi romantico, con melodie senza tempo e tematiche molto attuali.
Il genere demenziale è quello che mi ha forgiato».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Settembre 2020, 06:00
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