Regione Lombardia, nei Pronto Soccorso via agli incentivi ai medici per limitare le coop

Regione Lombardia, nei Pronto Soccorso via agli incentivi ai medici per limitare le coop

di Simona Romanò

Turni extra pagati per i dottori dei pronto soccorso per frenare il ricorso di sanitari a “gettone” delle cooperative esterne a risolvere i buchi di organico. Abbattimento liste di attesa per gli esami attraverso il potenziamento delle visite. E ambulatori “diffusi” per far fronte alla carenza oggettiva dei medici di base. L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, vara il piano per migliorare la sanità lombarda, con le misure contenute nelle Linee di programmazione 2023.

SOTTO ORGANICO

«Per risolvere la diaspora di medici dei pronto soccorso, dal 1° gennaio abbiamo previsto un incentivo di 100 euro lordi e non più 60 euro per ogni ora svolta in più da un dottore assunto dall’azienda sanitaria così da contrastare il loro passaggio alle cooperative», spiega Bertolaso. Misura simile a quella adottata in Veneto. Inoltre, «stiamo per chiudere con i sindacati un accordo per definire come premiare infermieri e operatori sociosanitari». La “fuga” dai ps è una realtà: oggi, in Lombardia, 20 su 90 fanno ricorso alle coop che permettono ai “gettonisti” di accumulare turni estenuanti, anche di 36 o 48 ore, a discapito della qualità dell’assistenza.

MISURE ANTI-FUGA

La Regione farà il possibile per “trattenere” i camici bianchi: ha raggiunto, per esempio, un accordo con Aler per dare la possibilità al personale sanitario proveniente da fuori regione di vivere in case con affitti accessibili.

Per alleggerire la pressione sui pronto è stata potenziata la Centrale medica integrata per smistare i pazienti, oltre che per intercettare i casi gestibili a domicilio. E concede ai familiari degli over 65 e dei malati allettati di accompagnarli dopo il triage «per umanizzare sempre di più le cure», commenta Giovanni Pavesi, direttore generale del Welfare.

LISTE DI ATTESA 

«In 15 giorni, abbiamo già contattato 17mila delle 65mila persone con prenotazioni “fuori soglia” per anticipare gli esami», sottolinea l’assessore. Inoltre, le visite di controllo potranno essere prenotate direttamente dallo specialista e sarà realizzato un Cup regionale unico per migliorare la programmazione.

SOS MEDICO DI BASE

«La carenza dei medici di famiglia è un problema che arriva da lontano», ammette Bertolaso. «In attesa che le università “sfornino” quelli che ci mancano ampliamo gli ambulatori temporanei diffusi (Cad) per l’assistenza primaria ai cittadini senza dottore di famiglia».


Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Gennaio 2023, 06:25
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