Al Pirellone primo via libera alla bozza di risoluzione per l'autonomia. Martedì il voto del Consiglio regionale

Autonomia, parte il treno. Approvata la bozza di risoluzione, martedì la palla al Consiglio

di Elisa Straini
Primo via libera alla risoluzione che darà mandato a Maroni di trattare più autonomia a Roma, dopo il referendum del 22 ottobre. La commissione Affari Istituzionali del Pirellone ha approvato a larga maggioranza la bozza preparata dal pool che ha riunito tutti i gruppi consiliari, anche quelli di opposizione. Martedì in Aula il voto finale. Compatto il sì del centrodestra, Lega in testa. A favore, per ora, anche il Pd (che non aveva sostenuto il referendum). Astenuti, invece, M5S e Insieme. Sia il centrosinistra sia i grillini hanno annunciato una serie di emendamenti su punti che ritengono ancora critici.

Dopo martedì la partita si sposterà a Roma, dove Maroni guiderà una delegazione trasversale. La Lombardia chiederà tutte e ventitré le materie ritenute negoziabili dalla Costituzione. Ma, anche per venire incontro alle richieste delle minoranze, sono state ordinate per priorità, nell’ambito di sei aree tematiche. L’obiettivo del centrodestra è di arrivare all’unanimità del voto, anche se i due consiglieri di Mdp (che siedono nel gruppo misto) hanno già fatto sapere che in Aula voteranno contro la risoluzione. Temi principali di confronto, il coordinamento del sistema tributario, l’organizzazione del settore istruzione, la piena competenza in materia di sanità e di tutela della salute.

«Abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti verso un testo condiviso - ha detto il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo (Lombardia Popolare) - stiamo lavorando tutti con spirito costruttivo».
Il consigliere M5S Eugenio Casalino ha parlato di «astensione tecnica». «Ma - ha aggiunto - c’è tutta la volontà di arrivare a un voto positivo martedì in Aula, a patto di sciogliere alcune criticità». A lamentare i “tempi strettissimi” per la discussione è stato Fabio Pizzul, del Pd, che però ha confermato «l’impegno ad arrivare a un documento più condiviso».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Novembre 2017, 23:30
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