Razzismo sul bus a Lecco. Cede il posto all'anziana: «Non lo voglio, sei nera»
di Nico Riva
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«Ho preso l’autobus in stazione a Lecco per tornare a casa. Il pullman era pieno di studenti. Sono riuscita a sedermi. Poi è salita una signora anziana. I sedili erano tutti occupati, anche perché su alcuni i ragazzi avevano appoggiato piedi e zaini. Mi è sembrato naturale alzarmi e chiedere alla vecchietta di mettersi al mio posto. Mi ha risposto: no, sei una nera. Non sapevo più cosa fare, nessuno ha detto nulla. Sono stata in silenzio. A casa ho pianto, ma poi ho pensato che non è grave, va bene così», ha raccontato Binta.
Binta è una moglie e una madre di tre figli piccoli e frequenta i corsi di italiano del Cpia, il centro provinciale per l’istruzione degli adulti, dove si possono sostenere gli esami di cittadinanza. Nel suo corso, non è l'unica ad esser stata discriminata per il colore della sua pelle. Marcellino, 23enne della Nuova Guinea, ha raccontato al Corriere: «È successo anche a me. La stessa identica cosa. Sono soprattutto gli anziani ad essere diffidenti. Ma nella nostra cultura è impensabile lasciare una persona più grande di te in piedi quando tu sei seduto».
A seguito dello spiacevole episodio, tanti cittadini stranieri in Italia, anch'essi vittime di razzismo, hanno manifestato solidarietà a Binta.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Gennaio 2020, 16:41
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