Mangia un tiramisù vegano, pensando non contenesse latte, e muore per lo choc anafilattico: è successo a una ragazza di vent'anni con ipersensibilità allergica, che si è accasciata dopo pochi cucchiaini mentre era a cena con il fidanzato in un locale del centro. La ragazza è morta dopo dieci giorni di coma e la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: lo scorso 26 gennaio era a cena in un locale già frequentato dalla coppia e noto per i piatti vegani, quando ha ordinato un tiramisù vegano.
Malore improvviso alla festa di Carnevale, Matteo muore a 34 anni poco dopo la cena con gli amici
Il milionario che ha 45 anni ma ne dimostra 18: «Merito di dieta e integratori». Ecco il suo segreto
Ragazza mangia un tiramisù e muore
Dopo alcuni cucchiaini la ragazza si è sentita male e sono stati chiamati i soccorsi: la corsa al San Raffaele, però, non è bastata: ieri la 20enne, A.B. le iniziali, è morta. Le indagini, coordinate dal pm Luca Gaglio, sono scattate subito: sono stati 'bloccati' (fermo amministrativo) i sette vasetti di Tiramisun vegano presenti nel locale milanese, mentre oggi sono stati ritirati dal mercato gli altri vasetti.
Il prodotto «può contenere tracce di latticini. Si invitano i consumatori a non consumare il prodotto e a riportarlo al punto vendita per il rimborso» si legge nel sito del ministero della Salute che mette in allerta sul prodotto (marchio Mascherpa tiramisù prodotto da Glg srl ad Assago) a chi è allergico alle proteine del latte.
Il sequestro si è reso necessario dopo le prime analisi qualitative da cui è emersa la presenza di proteine del latte, ma solo le analisi quantitative - affidate ai laboratori del Nas - potranno chiarire meglio eventuali responsabilità.
Quattro indagati
La procura ha disposto una consulenza allergologica, mentre in settimana ci sarà l'autopsia sulla 20enne. Ci sono 4 indagati per omicidio colposo, frode nell'esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine, comunica il procuratore di Milano Marcello Viola. Gli accertamenti sono stati delegati al Nas dei carabinieri e all'Ats. Il prodotto è stato ritirato dal «commercio a seguito di sequestro probatorio» disposto dalla Procura ed eseguito dalla Polizia.
L'AVVISO DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Febbraio 2023, 11:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA