Il giudice ha riconosciuto le aggravanti e la recidiva, l'imputato ha precedenti penali per reati contro il patrimonio. Stabilito un risarcimento di 100mila euro per le parti civili, le motivazioni saranno rese note tra 15 giorni. Il gup si è invece riservato sulla richiesta dei domiciliari avanzata dalla difesa dell'imputato, i legali hanno ricordato che già in altri casi di cronaca ad alcuni pirati della strada è stata concessa la misura alternativa al carcere. Le indagini, tra cui una perizia cinematica, disposte nell'ambito dell'inchiesta hanno evidenziato che Della Torre, intorno alle 7 di quella domenica, era passato ad alta velocità e con il rosso all'incrocio tra viale Monza e via dei Popoli Uniti.
Dopo l'incidente, il 33enne era fuggito a piedi senza prestare alcun soccorso, per poi tornare solo per recuperare il telefono cellulare.
Il pirata della strada, nelle prime dichiarazioni agli investigatori si era giustificato sostenendo di avere avuto «un colpo di sonno» e di non «avere visto il semaforo rosso». Il pm Francesco Cajani aveva chiesto 10 anni di carcere, sottolineando nella sua requisitoria come «la richiesta di pena è congrua rispetto alla gravità del fatto, alla violenza omicida, all'egoismo che scappa e condanna a morte certa».
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Ottobre 2017, 15:04
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