Lombardia regione ancora con più contagi: ma da lunedì si riaprono negozi, parrucchieri, bar e ristoranti

Lombardia regione ancora con più contagi: ma da lunedì si riapre (quasi) tutto
Non solo negozi ma anche bar, ristoranti estetisti e parrucchieri potrebbero riaprire in Lombardia da lunedì prossimo, o almeno eventualmente farlo tutti quelli che rispettano i requisiti previsti dalle nuove regole come distanziare e misurare la temperatura. La decisione definitiva avverrà dopo l'esame di tutti i protocolli Inail e la valutazione del comitato tecnico scientifico che dipende dall'andamento dei contagi dal 4 maggio, cioè dal primo giorno della ripartizione parziale.

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Ma questo è l'orientamento. In pratica saranno sei le regole per ripartire da lunedì: maschera obbligatoria e distanze (insieme a guanti o pulizia delle mani), misurazione della temperatura ai dipendenti obbligatoria e fortemente raccomandata ai clienti, smartworking dove si può, app regionale di tracciamento Allertacom raccomandata e, ovviamente, rispetto delle linee guida Inail. Quelle che richiedono 4 metri quadrati di spazio a cliente nei ristoranti, l'addio ai buffet, il divieto di sauna o l'idromassaggio nei centri benessere, la prenotazione obbligatoria e il divieto di riviste da leggere dal parrucchiere, che deve anche fornire borse monouso per fare gli effetti personali del cliente.
Fra le novità per iparrucchiere il divieto di fare solo una messa in piega: prima di taglio o acconciatura diventa obbligatorio il lavaggio dei capelli. E per gli uomini obbligo di lavare la barba a casa prima di recarsi dal barbiere per regolarla. Come è spiegato in diretta Facebook il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala «è nostro interesse diretto l'attività che serve riaprire nel più breve tempo possibile perché bisogna prepararsi bene». «È molto importante capire come si riapre. Perché - ha concluso non possiamo morire di Covid, ma neanche morire di fama ». Proprio oggi alla Regione sono arrivati ​​diversi appelli da parte di parrucchieried estetisti, come il presidente della Cna Lombardia Daniele Parolo, che critica «l'epidemià degli operatori abusivi si espande, nello spregio alle norme e agli operatori corretti, nello spregio alla sicurezza e alla salute delle persone». «Non è un rischio la competitività di queste imprese, ma la loro sopravvivenza. Per le 26.000 imprese lombarde del settore si prospetta un fatturato ridotto almeno del 35% su base annua. L'ossigeno - ha concluso - serviva già un mese fa, sono sempre di più le saracinesche che difficilmente verranno rialzate in futuro ».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Maggio 2020, 19:30
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