La pagina web dell'oratorio diventa un sito porno: il caso incredibile. Il parroco: «Non possiamo farci niente»

La parrocchia aveva due siti web, per risparmiare ne ha lasciato uno, ma l'acquirente ha sfruttato il traffico generato, comprando anche il nome web dell'oratorio

La pagina web dell'oratorio diventa un sito porno: il caso incredibile. Il parroco: «Non possiamo farci niente»

di Redazione web

Un sito porno sull'indirizzo web dell'oratorio Caravaggio di Bergamo, scoperto da un genitore quando ha visto che i ragazzini si scambiavano su whatsapp il link al sito, con tanto di risatine ironiche ed emoticon. Controllato il sito, lo sgomento di un genitore che al posto delle attività parrocchiali ha visto video pornografici del tutto espliciti. Da qui la telefonata al responsabile della parrocchia, Monsignor Giansante Fusar Imperatore, che alla notizia sarà molto probabilmente trasalito.

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Niente hacker

Ma dietro al malizioso sito, non ci sarebbe la mano di un hacker che ha voluto tirare un brutto scherzo all'oratorio ed alla comunità di fedeli e frequentatori, ma solo una politica commerciale non ortodossa che ha permesso di approfittare di un’ingenuità. Quale? «Il problema del sito è noto da un mese. Il mio predecessore aveva aperto due domini, uno per l’oratorio e uno per la parrocchia. È stato deciso in un’ottica di risparmio di rinunciare a uno di questi», spiega il parroco, che è arrivato all'oratorio nel 2021.

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Sito resta così

Il sito con l’url oratoriocaravaggio.it è tornato libero sul mercato, nulla di illecito, ma il gestore del sito hard, forse  attratto dal traffico precedentemente generato o dal nome, con pochi euro ha acquistato anche il dominio, dove poi ha iniziato a caricare i suoi contenuti e potrà farlo per un anno, la durata del contratto.

L'editore del sito sarebbe una società anonima che si appoggia su un operatore olandese per il servizio di hosting e di server dove sono caricate le pagine vietate agli under 18.

E la trappola digitale è più pericolosa per i giovanissimi frequentatori del Caravaggio, che per curiosità potrebbero finire sul sito. «Purtroppo non si può fare niente. Appena ci hanno segnalato il fatto ci siamo rivolti alla Polizia postale, ma ci hanno detto che tutto è legale», aggiunge con amarezza il parroco.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Febbraio 2023, 14:18
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