Olimpiadi 2026, il giorno della verità: Milano-Cortina contro Stoccolma. Sala: «Cerimonia di apertura a San Siro». Malagò ai delegati: «Sorridete» Alle 18 il verdetto

Olimpiadi 2026, il giorno della verità: Milano-Cortina contro Stoccolma. Sala: «Cerimonia di apertura a San Siro» Alle 18 il verdetto
È il giorno della verità per la delegazione di Milano-Cortina, candidate ad ottenere le Olimpiadi invernali del 2026, in volata contro Stoccolma-Aare: questo pomeriggio dopo le 18 sapremo se la candidatura italiana sarà stata ritenuta quella giusta ad ospitare i giochi, con una percentuale di indecisi ancora alta tra gli 82 membri del CIO chiamati a decidere. Al rush finale Milano-Cortina appare favorita ma, come dicono i membri Cio di vecchia data, l'urna è meretrice. E non va sottovalutata nemmeno la doppia presentazione finale, una sessione tecnica al mattino di 30 minuti, seguiti da altri 45 in cui i delegati Cio possono fare domande.
 
 


La sfida per le Olimpiadi 2026: la scelta finale, l'Italia in pole

PRESENTAZIONE SVEZIA Guidati dalla principessa Vittoria e dal primo ministro Stefan Lofven, tutti con foulard o fazzoletto da taschino in tinta e bandierina in mano, gli svedesi sono arrivati allo SwissTech Convention Center, dove per primi esporranno la propria presentazione tecnica, iniziata con una decina di minuti di ritardo, durerà mezz'ora e sarà seguita da 45 minuti per le domande dei membri Cio. Entrando nel salone gli svedesi si sono dati la carica con un applauso. Alle 10.45, con gli stessi tempi, toccherà a Milano-Cortina esporre la propria presentazione tecnica, e a mezzogiorno è atteso l'arrivo del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che prenderà la parola nella seconda presentazione, in programma alle 14.45 davanti agli 82 delegati Cio votanti. Alle 18 il presidente del Cio, Thomas Bach, annuncerà chi ospiterà i Giochi invernali 2026.

MILANO-CORTINA FAVORITE Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ci sarà e prenderà la parola nel pomeriggio, durante la seconda presentazione (14.45), dopo i discorsi a due di Malagò con il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, e del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, con il governatore del Veneto, Luca Zaia. Il premier lancerà il video messaggio sottotitolato in inglese e francese di Mattarella che ribadirà il suo «pieno sostegno» alla candidatura italiana.

Poi un altro duetto fra le azzurre Sofia Goggia e Michela Moioli, un video emozionale (definito anche commovente nel gruppo italiano), l'intervento di un'altra azzurra olimpica, Arianna Fontana, poi quello della stellina dello short track Elisa Confortola, 17 anni, che sogna di vivere Olimpiadi in casa nel 2026, e infine un trailer di quello che potrebbe essere Milano-Cortina. 

Parlerà anche il sottosegretario allo Sport, Giancarlo Giorgetti, «pronto a rispondere» se verranno chiesti lumi sull'instabilità del governo. «Il nostro dossier è talmente migliore che ci attaccheranno su punti che non c'entrano nulla» ha osservato il sottosegretario leghista, individuando un altro tema critico: «Punteranno su Torino 2006, sulla vicinanza nel tempo e la legacy degli impianti. Per questo era importante ci fosse anche Torino». Insomma, è convinto che Milano-Cortina avrà più opposizione del governo: «Ovvio, quella non c'è».

ALLE 16 IL VOTO Per Stoccolma-Aare parlerà anche la principessa Vittoria di Svezia, convinta che sia arrivato il momento della Svezia, dopo sette candidature andate a vuoto: «Ci abbiamo provato un pò di volte, quindi perché no». Lo dirà alle 16 il voto, nel salone dello SwissTech Convention Center. Il quorum è a 42, il più basso di sempre (in caso di pareggio si rivota a oltranza). Ogni delegato avrà un telecomando con sei tasti, a ciascuna candidata verrà assegnato un numero, e un terzo per l'astensione. Così alla fine si saprà che c'è una città vincitrice ma non quale. Il segreto dovrebbe durare fino alle 18, quando Bach aprirà la busta. 

MALAGÒ: «NOI ABBIAMO IL TRICOLORE» «Abbiamo dormito poco ma lo sapevamo.
L'importante è essere lucidi ora. C'è l'adrenalina della gara testa a testa, è emozionante ma è una gara che si gioca a scrutinio segreto». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al suo arrivo allo SwissTech Center di Losanna insieme alla delegazione della candidatura Milano-Cortina per le Olimpiadi del 2026. «Il fattore principessa? Ogni considerazione è giusta ma può essere smentita», ha aggiunto Malagò riferendosi alla principessa Vittoria che guida la delegazione svedese. «Noi - ha concluso - ce la giochiamo con il tricolore e l'importanza e forza dei suoi valori». Ancora Malagò: 
«Le risposte sono state molto brillanti, puntuali ed efficaci. Io credo che i membri Cio siano contenti di quello che abbiamo detto. Secondo me è stata una presentazione meravigliosa». Sono le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò, visibilmente soddisfatto dopo la presentazione tecnica davanti agli 82 membri del Cio riuniti a porte chiuse allo Swisstech Convention Center di Losanna,  Prima di entrare nel salone dello Swiss Tech Convention Center il gruppo italiano è stato "istruito" dal presidente del Coni Giovanni Malagò: «Sorridete, sorridete sempre», è stato il suo invito.

SALA, CERIMONIA DI APERTURA A SAN SIRO. «Il Comune è proprietario di San Siro, se (Milan e Inter, ndr) decidono di fare uno stadio posso solo dire due cose. Ci vorrà tempo. E poi alla fine siamo padroni dello stadio. Nel dossier» di Milano-Cortina «abbiamo garantito che nel 2026 San Siro sarà ancora funzionante. Questa è la fine della storia. Dopo il 2026, nel caso avremo un nuovo stadio, decideremo il futuro di S.Siro. Ma ora siamo nell'assoluta condizione di confermare che quella sarà la sede della cerimonia di apertura». Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.


 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Giugno 2019, 15:55
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