Comunali Milano, Bernardo inciampa ancora: «Chi vota per Sala è un pistola»

Comunali Milano, Bernardo inciampa ancora: «Chi vota per Sala è un pistola»

di Giammarco Oberto

Non l'ha detto, lo ha proprio scritto: i milanesi che il 3 e il 4 ottobre voteranno per Sala «sono dei pistola». Forse voleva mettere un po' di pepe in una campagna elettorale fiacca, il candidato che il centrodestra ha schierato per togliere la poltrona a Beppe Sala. Ma il risultato è un'altra buccia di banana sul cammino del pediatra che punta a far cambiare rotta a Palazzo Marino e quindi ad amministrare anche i pistola.


Bernardo lo ha scritto in una lettera inviata al quotidiano La Verità: bolla come dei «pistola quelli che al netto delle mie urla mancanti andranno a votare Sala». Un altro scivolone, dopo la polemica per il suo audio in chat alle segreterie dei partiti alleati, «datemi i soldi per la campagna o mi ritiro».


Il sindaco, che aveva liquidato con un'alzata di spalle la polemica sui fondi elettorali («Io dai partiti ricevo la somma di zero euro», aveva commentato), questa volta accusa il colpo. Questa cosa dei pistola proprio non gli va giù.

Posta un video, scuro in volto: «Finché Bernardo insulta me, lasciamo anche andare, ma insultare centinaia di migliaia di milanesi che hanno votato per me e che, mi auguro, voteranno per me, questo non ci sta». «Siamo a Milano, una grande città in cui il senso democratico non è si mai smarrito» dice.

E rintuzza: «Capisco, dottor Bernardo, che la campagna non stia andando come si aspettava, ma a questo livello di volgarità non si può scendere».

La replica del pediatra non si è fatta attendere: «Volgare vuol dire volgo, popolare. Sì, io sono uomo del popolo. Quel popolo che tu non hai mai visto, con cui non ti sei mai confrontato, quel popolo che tu non vedi fuori da Palazzo Marino». E giù con il repertorio contro «i radical chic del centro città che stanno solo nei salotti e non pensano che ci sono persone che stanno male».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Settembre 2021, 09:26
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