Milano, i tre rapper negano le rapine: «Non siamo stati noi, eravamo da un'altra parte»

Neima Ezza e Sami si difendono. Davanti al gip ha negato anche Baby Gang: "Ho cambiato vita"

Milano, i tre rapper negano le rapine: «Non siamo stati noi, eravamo da un'altra parte»

di Greta Posca

«Nessuna rapina. Non eravamo in quei luoghi. Non siamo noi». Queste in intesi le dichiarazioni rese al giudice dai tre rapper accusati di 4 rapine e arrestati la scorsa settimana.

Ieri Amine Ez Zaaraoui, noto come Neima Ezza, 20 anni e Samuel Matthew Dhahri, detto Samy, 19 anni, così come aveva già fatto sabato il loro  rapper Baby Gang, nome d’arte del ventenne Zaccaria Mouhib, hanno negato di aver commesso le rapine contestate in un’inchiesta della Procura, che nei giorni scorsi ha portato all’arresto dei tre giovani.

I due si trovano agli arresti domiciliari e ieri sono stati sentiti dal gip Manuela Scudieri nell’interrogatorio di garanzia. Gaia Scovazzi, legale Neima Ezza, ha consegnato video e fotografie tratte dal profilo Instagram del ragazzo che proverebbero che «non era sul luogo delle due rapine» contestate: una in concorso con Samy (del 22 maggio, bottino due collanine d’oro strappate dal collo di un ragazzo) e un’altra assieme a Baby Gang, secondo la Procura, ma che il gip per quest’ultimo non ha riconosciuto. Agli atti, ha fatto notare la difesa di Neima, ci sono solo i riconoscimenti delle vittime «non validi» perché effettuati «praticamente solo con le foto degli indagati».

Pure i dati delle celle telefoniche dimostrerebbero, per il difensore che ha chiesto al gip la revoca dell’ordinanza cautelare, l’innocenza del 20enne. Anche Samy, come riferito dal 19enne nell’interrogatorio, assistito dall’avvocato Robert Ranieli, «non c’entra nulla». Le due rapine che gli vengono contestate sono entrambe del 22 maggio tra Porta Ticinese e le Colonne di San Lorenzo. «Ero da un’altra parte, ero in Porta Romana», avrebbe spiegato davanti al gip e il suo legale, che punta alla revoca della misura, produrrà i tabulati e i dati delle sue “storie” postate sui social. Intanto, l’altro giorno Baby Gang aveva spiegato al gip di aver «cambiato vita» e di non essere più la stessa persona che viveva di reati, anche perché non ne ha più «bisogno», avendo raggiunto «stabilità economica». Il suo legale Niccolò Vecchioni ha già chiesto la scarcerazione. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Gennaio 2022, 08:52
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