Freddo killer: trovato morto nel sottopasso della stazione Centrale

Il ritrovamento nella tarda serata di ieri nel suo giaciglio nel sottopasso Mortirolo, nei pressi della Stazione Centrale di Milano

Freddo killer: trovato morto nel sottopasso della stazione Centrale

di Redazione web

Un uomo dall'età tra i 50 e i 60 anni, senza fissa dimora, è stato trovato morto, probabilmente a causa del freddo, nella tarda serata di ieri nel suo giaciglio nel sottopasso Mortirolo, nei pressi della Stazione Centrale di Milano. Sono stati i volontari di un'associazione che distribuisce bevande calde a dare l'allarme agli operatori del 118 che, però, non hanno potuto fare nulla al loro arrivo. Dare un'identità all'uomo è ora compito dei carabinieri.

Il Piano Freddo del comune di Milano

Sono oltre 600 le persone accolte nei rifugi con il Piano freddo del Comune di Milano che, in previsione dell'abbassamento delle temperature, nei giorni scorsi ha aperto anche una struttura temporanea in via Sammartini, a pochi passi dal sottopasso Mortirolo, dove questa notte è morto un clochard, probabilmente per il freddo.

«Una tragica morte» l'ha definita l'assessore alle Politiche sociali Lamberto Bertolè. Proprio con l'inverno si sono intensificate le uscite delle unità mobili coordinate dal Comune per convincere i senzatetto ad accettare un posto al caldo ed è stata aperta la struttura di via Sammartini che è un modo «per rispondere all'emergenza - ha spiegato - che riguarda gli invisibili che arrivano a Milano con la speranza di proseguire il loro viaggio verso il Nord dell'Europa e che aspettano la loro opportunità proprio nei pressi della stazione». «Fantasmi - ha aggiunto - che per il Governo e secondo le leggi italiane ed europea non esistono».

A loro non vengono chiesti i documenti o permessi di soggiorno ma viene solo offerto un riparo. E con il piano freddo «che è un dispositivo salvavita» sono state accolte «oltre 600 persone in un mese e mezzo (oltre ai circa mille posti ordinari aperti tutto l'anno)». «Cerchiamo di dare una risposta temporanea e ogni volta che non riusciamo a superare il muro della diffidenza - ha concluso l'assessore - è per noi una sconfitta. Non significa che non continueremo ad essere presenti e a provarci, sperando di non essere lasciati da soli in questa sfida».


Ultimo aggiornamento: Domenica 22 Gennaio 2023, 16:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA