Morti in corsia, l'ex vice primario del Pronto Soccorso condannato all'ergastolo per 12 omicidi

Morti in corsia, l'ex vice primario del Pronto Soccorso condannato all'ergastolo per 12 omicidi
Leonardo Cazzaniga, ex viceprimario del Pronto Soccorso di Saronno (Varese), è stato condannato all'ergastolo per 12 omicidi. Lo ha deciso la Corte d'Assise del Tribunale di Busto Arsizio al termine di sette ore di Camera di Consiglio.

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IL DIBATTITO IN AULA
«Pur nella acuta consapevolezza d'essere imputato di 14 omicidi volontari, quindi un »demonio«, un »killer spietato«, ribadisco di non aver mai agito come Lady Macbeth suggerì al consorte». Lo ha dichiarato spontaneamente in aula Leonardo Cazzaniga, l'ex viceprimario del pronto soccorso di Saronno (Varese), a processo per 12 morti sospette in corsia e tre nella famiglia dell'ex amante Laura Taroni, poco prima che la Corte d'Assise del Tribunale di Busto Arsizio (Varese) si riunisse in camera di consiglio per decidere se condannarlo o assolverlo dalle accuse. La sentenza è poi arrivata a metà pomeriggio.

LE SUE PAROLE
«L'ho fatto come una forma di pietà, di cui sono fiero». Leonardo Cazzaniga, medico in carcere per la vicende delle morti in corsia all'ospedale di Saronno così aveva risposto quando dopo l'arresto gli chiesero ragione dei cocktail di farmaci somministrati ai pazienti: «Ho maturato la convinzione che fosse inumano e anti-pietas comportarsi sul morente in modo accanente».
A suo avviso erano pazienti «in fase terminale, preterminale», per terminali «intendo minuti, mezz'ore e ore, per me era semplicemente accompagnarli alla morte».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Gennaio 2020, 18:03
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