Milano, torna il blocco totale. Da domani Lombardia zona rossa

Milano, torna il blocco totale. Da domani Lombardia zona rossa

di Simona Romanò

Lombardia e Milano saranno zona rossa da domani. Quindi, soggette alle misure restrittive più rigide, quasi identiche a quelle del lockdown di marzo. L’ufficializzazione è arrivata ieri sera, dal premier Giuseppe Conte, dopo una giornata di riunioni frenetiche, di sollecitazioni, di confronti con gli infettivologi e la dura difesa del governatore Attilio Fontana che fino all’ultimo si è battuto per evitare la zona rossa. «È inaccettabile – ha sbottato più volte - perché il governo ha fatto scelte sulla base di indici vecchi, che risalgono a 10 giorni fa».

«Nel frattempo – ha proseguito – i cittadini hanno fatto tanti sacrifici, rispettando l’ordinanza regionale, quindi, vediamo i dati aggiornati, altrimenti non hanno davvero senso gli sforzi fatti finora». La Lombardia è stata la prima ad adottare il coprifuoco alle 23 e a introdurre la didattica distanza nelle scuole superiori. Anche il sindaco Giuseppe Sala alla fine ha perso la pazienza: è stato fino all’ultimo collaborativo, assicurando che «le regole sono severe, ma la città avrebbe rispettato la decisione». Però, alle 18, anche lui era andato all’attacco: «Caro Governo, un bar milanese sta chiudendo e ancora non sa se alle 6 di domani mattina potrà riaprire.

Quando glielo facciamo sapere?».

In Lombardia è vietato ogni spostamento anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute da dichiarare nell’autocertificazione. E ancora: serrata totale di bar, ristoranti (con la possibilità di asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio) e negozi, ad eccezione di alimentari, supermercati, farmacie e parafarmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi, invece, i centri estetici. È consentito solo lo sport in solitaria vicino la propria abitazione e la didattica a distanza sarà estesa dalla seconda media: restano aperte materne, elementari e la prima media. Infine, per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%: per cui Palazzo Marino, andando incontro ai pendolari, ha sospeso Area C e il pagamento delle strisce blu. Per Confcommercio è «un disastro»: «le attività colpite bruceranno oltre 3,8 miliardi di euro di fatturato».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Novembre 2020, 08:50
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