Si propagano a macchia d’olio le proteste dei liceali. Dopo il Carducci (con momenti di forte tensione fra ragazzi e preside), ieri l’autogestione è stata proclamata al Vittorio Veneto. E al linguistico Russell è andato in scena un picchetto molto animato.
OCCUPAZIONE VITTORIO VENETO Le richieste, a dire dei liceali «inascoltate», sfociano nelle occupazioni. E così, mentre prosegue quella al liceo classico Carducci di via Beroldo, zona Loreto, l’agitazione è arrivata allo scientifico Vittorio Veneto di via De Vincenti, in zona Fiera. Gli studenti, ieri, hanno preso possesso della scuola e hanno dato il via a una serie di assemblee anche nel cortile: hanno discusso della situazione tra Ucraina e Russia e di energia nucleare. Hanno svolto tornei di ping pong e parlato di musica, lettura dei tarocchi, delle esperienze all’estero e alle finestre hanno appeso lo striscione «V.V. occupato!». Intanto, sui profili social dei collettivi studenteschi arrivano le raccomandazioni: «Raga smettetela di vandalizzare, le cose rotte le paghiamo noi, non rompete nulla». E su Instagram: «Continua l’ondata a Milano contro il vostro modello di scuola».
ALTA TENSIONE AL CARDUCCI La rabbia dei ragazzi è esplosa, fortunatamente senza conseguenze, quando il preside Andrea di Mario ha vietato l’ingresso agli esterni invitati a parlare nelle lezioni autogestite.
SCIOPERO AL RUSSELL «Il vento di lunedì ha fatto crollare alcune lastre dal muro esterno della scuola», denunciano i ragazzi dell’Istituo di via Gatti, zona Niguarda. «Inoltre, si infilava nei controsoffitti, mettendo alcuni pannelli a rischio di crollo e le finestre traballavano», raccontano poi. «È inaccettabile, vogliamo una manutenzione urgente per un rientro a scuola sicuro». Stanno preparando un documento per la dirigente Laura Gamba.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Febbraio 2022, 05:50
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