Milano via Pacioli, cresce la rabbia: «Le nostre notti da incubo, tra musica, alcol e auto danneggiate»

I residenti: "Dopo l'aggressione al vigile nulla è cambiato"

Milano via Pacioli, cresce la rabbia: «Le nostre notti da incubo, tra musica, alcol e auto danneggiate»

di Simona Romanò

La rabbia esplode tra gli abitanti di via fra’ Luca Pacioli, perché «è un incubo, fra degrado, schiamazzi, prepotenze, ogni venerdì e sabato, fino alle cinque del mattino, e non si sa mai cosa può accadere». In questi duecento metri di strada, che fanno angolo con via Coni Zugna, a dieci minuti, a piedi, dalla Darsena, la notte dello scorso 16 gennaio un vigile, in servizio in borghese, è stato accerchiato e disarmato da un gruppo skater di Bolzano. Da quell’ultimo episodio, il più violento (per cui sono ancora aperte le indagini), «nulla è cambiato».

È la denuncia dei residenti, quando oggi arriva la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, per fare il punto sulla sicurezza. Anche nei luoghi clou della movida, soprattutto in vista di un’estate che s’annuncia rovente, dopo un inverno di risse e scazzottate. «Evidentemente le forze dell’ordine non riescono a presidiare i quartieri della vita notturna e occorre un cambio di strategia», dichiara Gabriella Valassina, storica rappresentante del comitato Navigli. «C’è il fenomeno, non nuovo, ma che si è amplificato, di giovani che arrivano da fuori città, dall’hinterland e perfino da altre regioni, con il solo scopo di scatenarsi. Si muovono in branco in alcune zone e poi spariscono all’alba». Identificarli diventa difficile. È ciò che accade in via Pacioli dove i residenti sono vittime della malamovida che dai Navigli si è estesa, piano piano, fino a Papiniano, Coni Zugna e via Savona: i ragazzini, non necessariamente frequentatori dei locali, spesso con accenti spiccatamente non lombardi, tirano l’alba sotto i palazzi.

«Si danno appuntamento con gli alcolici comprati altrove, a volte, portano le casse e tengono la musica a tutto volume.

L’obiettivo è lo sballo». Gli abitanti si «barricano negli appartamenti» e qualcuno ha perfino smesso di parcheggiare l’auto sotto casa perché «sono frequenti anche i vandalismi, fra specchietti divelti e carrozzerie danneggiate». «È evidente che la situazione degenera settimana dopo settimana», attacca Valassina, annunciando una lettera indirizzata a tutte le istituzioni, dal Comune alla prefettura, per «fronteggiare ciò che appare, a Milano, sempre più un’emergenza».

Intanto, i comitati dei quartieri del divertimento notturno si sono riuniti nella “coalizione” MilanNO degrado e malamovida, «perché la sola movida causa più di 15 illeciti ogni sera, dalla privazione del sonno agli imbrattamenti all’occupazioni dei passi carrabili; si fa beffa dei diritti e della salute dei cittadini e infrange norme basilari della convivenza».


Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Febbraio 2022, 10:42
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