Botte e rapine, presa la banda dei trapper di via Gola

Botte e rapine, presa la banda dei trapper di via Gola

di Salvatore Garzillo

Prima degli incidenti di capodanno in via Gola il nome “Gola’s locos” girava solo tra i membri della crew e su pochi profili social. Con il falò in strada e la sassaiola contro i vigili del fuoco intervenuti nell’ultima notte del 2020, la sigla è finita anche nelle pagine di cronaca e tutti hanno scoperto l’esistenza di quel gruppetto di ragazzi nordafricani senza famiglia o di seconda generazione che ufficialmente fa musica rap e trap ma che ha anche trasformato via Gola nella propria base per furti, spaccio e piccole rapine.

Adesso il nome rispunta fuori con l’ultima operazione degli agenti del commissariato Ticinese, che nei giorni scorsi hanno arrestato 5 giovani per due rapine commesse in zona tra gennaio e febbraio 2020. Tra loro ci sono anche 2 membri dei Gola’s Locos, entrambi minorenni. In manette anche un 22enne e un 23enne mentre il quinto, di 28 anni, è ancora ricercato. Per tutti l’accusa è di aver rapinato due passanti, di averli colpiti con calci e pugni per portargli via poche decine di euro e vecchi cellulari. Nell’ordinanza si legge che il primo episodio è avvenuto attorno alle 23 dell’8 gennaio 2020 nel parco Baden Powell, dove i 5 hanno accerchiato il malcapitato che stava passeggiando ascoltando musica con le cuffie.

Al sua reazione lo hanno colpito col calcio di una pistola da soft air e gli hanno preso 20 euro e uno smartphone obsoleto.

L’altra aggressione è dell’11 febbraio 2020, alla stessa ora. Stavolta la vittima è un 23enne sorpreso in Ripa di Porta Ticinese, a cui puntano prima un coltello alla gola e poi lo picchiano per prendergli portafoglio e cellulare. Il giovane riporta diverse escoriazioni ma riesce a parlare agli agenti e racconta subito di aver già visto i suoi aggressori, che li ricorda in zona Ticinese, tra via Gola e Naviglio Pavese. C’è un dettaglio estremamente utile: «Indossano tutti bomber scuri». Quella caratteristica è il primo tassello di un grande puzzle che gli investigatori diretti da Anna Bruno sono riusciti a ricomporre e su cui ancora lavorano. Si sospetta infatti che ci sia il gruppo dietro una serie di rapine dello stesso tipo commesse in zona.


Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Marzo 2021, 06:00
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