Vaccini in Lombardia, richiamo flessibile: da fine giugno la data della seconda dose è a scelta

Vaccini in Lombardia, richiamo flessibile: da fine giugno la data della seconda dose è a scelta

di Simona Romanò

Spostare il richiamo del vaccino anti-Covid si può. Da fine giugno, dal portale dove si prenota, si potrà cambiare il giorno della somministrazione della seconda dose, sempre nel rispetto delle settimane che devono intercorrere dalla prima. È così risolto il nodo dei richiami che, per chi aderisce da circa dieci giorni, cadono in concomitanza con il periodo clou delle vacanze, da luglio ad agosto. Il rischio era che, per non far saltate le ferie, molti decidessero di far slittare la profilassi a settembre: troppi vacanzieri in giro senza essere protetti dal Covid non era bene. Così il commissario per l’emergenza, il generale Paolo Figliuolo, aveva invitato le Regioni a trovare una quadra. La Lombardia ha chiesto a Poste di “ritoccare” il sistema delle prenotazioni per consentire la massima flessibilità: «La funzionalità di “cambia data” per la seconda dose sarà operativa per tutti da fine giugno», fa sapere la Regione. Finora era concesso solo al personale scolastico in vista degli esami di fine anno. «Questa novità va incontro soprattutto ai più giovani, dai 12 ai 29 anni», dicono dall’assessorato al Welfare.

Intanto, le prenotazioni dei più giovani, al via dal 2 giugno, continuano a salire: sabato sera erano arrivate alla quota record di 600mila. Il 47,7% degli under 30 hanno detto sì al vaccino o sono già immunizzati, perché fanno parte delle categorie con priorità, dai medici alle maestre.

PROFILASSI. Ora mancano i soggetti in situazioni precarie, dai senzatetto agli immigrati. Oggi si parte con le iniezioni ai clochard in alcuni dormitori.

RITMO. La Lombardia, sabato, è arrivata a 6.529.143 somministrazioni, al ritmo giornaliero salito a 100.965.

IMMUNITÀ DI GREGGE. La campagna massiva è decollata e la Lombardia vede il traguardo dell’immunità di gregge. Lo ha riferito l’assessora al Welfere Letizia Moratti: «Sei milioni e mezzo di cittadini prenotati, 70% di prime dosi somministrate, oltre 4,3 milioni». La quota del 70% è considerata dai sanitari sufficiente a ridurre la replicazione del Covid.


Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Giugno 2021, 10:12
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