Prove di rilancio per Trenord, flotta potenziata con 9 convogli "usati"

Prove di rilancio per Trenord, flotta potenziata con 9 convogli "usati"

di Anna Manfredi
«Lo scetticismo è d’obbigo». Questo il parere a caldo di Raffaele Specchia, portavoce del comitato pendolari lombardi della linea Gallarate-Milano, all’annuncio dell’aumento della flotta e del personale per i treni Trenord. Si tratta nell’immediato di 9 treni (usati) e venti addetti tra macchinisti e personale di bordo (entro ottobre), per migliorare i viaggi da incubo dei pendolari lombardi. Dopo l’allarme lanciato in piena estate dal governatore della Lombardia Attilio Fontana, - che aveva detto di “vergognarsi” per i disagi causati da Trenord ai passeggeri - è questa la prima soluzione al problema del trasporto ferroviario regionale.

La novità è stata annunciata venerdì dopo il primo incontro tra il nuovo amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti con il governatore della Lombardia Attilio Fontana a Palazzo Lombardia. Oltre ai nove convogli in arrivo dal prossimo mese, altri 25 treni circoleranno sulla rete regionale entro il 2019. Non si tratta di treni nuovi, appunto, ma di mezzi già usati che arrivano da «un’ottimizzazione delle flotte non utilizzate a pieno regime» in altre regioni italiane, ha precisato Battisti, spiegando di essere al lavoro per aggiungerne altri 15 nuovi, sempre entro il prossimo anno. L’accordo tra Regione Lombardia e Fs prevede anche sinergie fra le sale operative di Trenord e di Trenitalia e interventi sui cicli della manutenzione per migliorare la sicurezza del servizio.

Da parte dei pendolari la perplessità è tangibile. «C’era grande attesa per questo incontro - ha spiegato Raffale Specchia, del Comitato Gallarate-Milano - invece siamo a settembre e tutto rimarrà come prima, soprattutto a livello di governance si è discusso con tante proposte ma tutto è rimasto come è».
Il dito è puntato soprattutto sull’esiguità dei mezzi: «I numeri, sia per quanto riguarda i convogli che il personale, non sono abbastanza per raddrizzare la situazione».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Settembre 2018, 06:00
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