Una donna fermata dalla polizia locale, utilizzando taser e picchiata coi manganelli: è quanto si vede in un video diventato virale sui social che riprende la scena di una donna fermata in zona Bocconi, a Milano. Sono in corso tutte le verifiche da parte della polizia locale per accertare quasi siano le responsabilità degli agenti coinvolti. La polizia locale è in contatto con le autorità giudiziarie per attivare le necessarie azioni della magistratura.
Indaga la Procura
La Procura di Milano sta facendo accertamenti sul caso del video amatoriale, diffuso sui social stamani, che riprende la scena di un arresto da parte di agenti della Polizia locale di una donna che, per essere ammanettata, sarebbe stata colpita, probabilmente in zona Bocconi, violentemente con manganelli e calci. Della vicenda è stata informato il procuratore aggiunto Laura Pedio e il procuratore Marcello Viola e ovviamente sarà aperto un fascicolo di indagine.
Chi è la persona aggredita
La persona bloccata dalla polizia locale di Milano con manganellate e spray al peperoncino in un video virale è una transessuale brasiliana, che aveva aggredito gli agenti.
A chiedere l'intervento degli agenti sono stati i genitori che portavano a scuola i bambini nel plesso di via Giacosa, nella zona Nord di Milano, allarmati dalla persona che in parte svestita e completamente alterata urlava di avere l'aids. Lo ha urlato anche agli agenti che sono intervenuti e che, ha spiegato Vincini, sono riusciti a fatica a contenerla. Sul posto è anche intervenuta un'ambulanza, che non è però riuscita a visitare la transessuale. La quarantunenne senza permesso di soggiorno e con una serie di precedenti è stata fatta salire sull'auto per portarla all'ufficio centrale arresti e fermi della polizia locale di via Custodi, nella zona dei Navigli non lontano dall'università Bocconi.
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Lei, ha spiegato il sindacalista, ha iniziato a dare testate e si è finta svenuta. E quando gli agenti stavano aprendo la portiera ha dato un calcio violento ed è uscita, dando un calcio a un agente, «che ha una prognosi di 15 giorni», per scappare a piedi fino al luogo dove è stata fermata. «Gli agenti - ha sottolineato Vincini - sono stati costretti ad usare il distanziatore e lo spray per portarla via. E noi siamo al loro fianco, anche con i nostri avvocati se sarà necessario».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Maggio 2023, 17:57
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