Agende piene fino a fine anno e una media di 80mila tamponi processati al giorno da giovedì scorso. Prosegue l’assalto alle 1.300 farmacie lombarde (sulle tremila esistenti) che hanno aderito al protocollo per i tamponi rapidi a prezzi calmierati (15 euro), anche se crescono le adesioni al siero anti-Covid: lunghe le code di cittadini che, dietro prenotazione via telefono o via e-mail (in base all’organizzazione del farmacista), attendono il proprio turno fuori dai locali. Con l’introduzione dell’obbligo del green pass per tutti i lavoratori, scattato venerdì scorso (chi decide di non vaccinarsi deve sottoporsi a tampone valido per 48 ore), le farmacie sono state travolte: alcune, a Milano, fanno giornalmente anche cento test; e le prenotazioni arrivano a fine dicembre. Altre, nei prossimi giorni, hanno liberi pochissimi posti, perché i clienti abituali si sono assicurati lo screening due o tre volte alla settimana per essere coperti ogni 48 ore al lavoro. «Da febbraio abbiamo effettuato 2 milioni 581mila test, con le domande che sono cresciute da inizio luglio, con la progressiva estensione del vincolo della certificazione verde», spiega Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. «Dal 2 al 12 abbiamo processato 218mila tamponi».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Ottobre 2021, 07:53
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