Per questo l'operatrice è ora imputata con l'accusa di omicidio colposo: avrebbe violato gli obblighi di controllo e vigilanza che aveva in virtù del suo ruolo all'interno della Rsa. A formulare la richiesta di rinvio a giudizio è stato il pm Francesco De Tommasi, titolare dell'inchiesta nata dopo la denuncia dei familiari della signora, classe 1938, ricoverata nella struttura per problemi psichici: soffriva di un disturbo bipolare e con umore, quindi, altalenante e in precedenza aveva compiuto gesti autolesionistici ritenuti però di tipo «dimostrativo».
Il 3 novembre del 2016 invece era riuscita a mettere in atto il suo proposito: si era fatta aprire la finestra della stanza dall'operatrice che era venuta a sistemarla e a verificare che fosse tutto a posto. E poi, una volta lasciata sola per qualche minuto, si era suicidata. Sulla vicenda l'udienza preliminare si aprirà il prossimo 10 maggio davanti al gup.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Aprile 2018, 20:24
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