Bollette salate, famiglia, clima pazzo: milanesi malati di stress. Il 57% ha problemi di sonno

Bollette salate, famiglia, clima pazzo: milanesi malati di stress. Il 57% ha problemi di sonno

di Paola Pastorini

Una vecchia pubblicità tv, archeologia industriale per la Generazione Z, lo chiamava “il logorio della vita moderna”. L’Oms lo ha battezzato il “male del XXI secolo”. È lo stress. E i milanesi sanno di cosa si sta parlando. Lo certifica la ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute condotta con Nomisma, che ha chiesto ai milanesi come va la temperatura dello stress in questo fine 2022, dove la pandemia ha lasciato (in parte) il posto all’ansia della guerra e dei rincari. Non bene, la risposta.

STRESSATI È emerso come circa uno su quattro (24%) dichiara di sentirsi stressato spesso. E il 5% addirittura ogni giorno, per un totale di quasi un milanese su tre (29%) per cui lo stress è diventato “cronico”. Il sonno è un problema almeno qualche volta per il 57% dei milanesi. Uno su cinque (21%) afferma di provare spesso ansia o eccessiva apprensione. Per gli over 60 fonte di disagio è la solitudine, di cui soffre spesso o almeno qualche volta quasi un milanese su due (46%). L’Osservatorio Sanità UniSalute è nato vent’anni fa: «L’intento è approfondire differenti aspetti legati a salute e sanità», spiega Giovanna Gigliotti, ad di Unisalute. «Svolgiamo indagini nazionali e su alcune tra le più grandi città italiane, proprio per evidenziare le specificità. E lo stress è una condizione sempre più diffusa nella società moderna, aggravato dal Covid».

CAUSE Perché mal di stress? Al top l’inflazione, e dunque l’aumento dei prezzi, citato dal 44% del campione.

Poi la gestione della famiglia (30%) e per la situazione economica in cui versa la famiglia (27%). Anche il clima è “in classifica”: uno su quattro (25%) è preoccupato dai cambiamenti meteo a lungo termine.

ANSIOGENA «Milano è sempre stata una città che corre e, dopo lo shock del lockdown, è tornata a farlo a gran ritmo», sottolinea Carlo Caporale, ad Wyser, società che si occupa di ricerca di figure manageriali. «Alcune nuove abitudini, anche lavorative, come lo smart working, che possono migliorare la qualità di vita, non si sono rivelate risolutive. Il contesto attuale, incerto e con una forte inflazione, incide sui livelli di stress e sulla necessità di far quadrare il budget, per le persone come per le aziende. Cambiamento e imprevisto sono la nuova normalità: prima facciamo i conti con questo e prima ritroviamo l’equilibrio necessario».

ANTI ANSIA Milanesi virtuosi, stanno tutto sommato alla larga da Bacco e tabacco per placare le preoccupazioni. Dalla ricerca risulta che solo il 5% “spegne” lo stress con la sigaretta, dato più basso della rilevazione nazionale (11%): il 38% dei fumatori milanesi addirittura dichiara di fumare meno rispetto a 2-3 anni fa. Idem l’alcol: il 46% dichiara di berne meno rispetto al passato. I metodi antistress più amati? Sport (43%) cura di sé (39%). Seguono stare all’aria aperta (35%) e gli amici (32%).


Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Ottobre 2022, 06:35
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