Milano in sicurezza, Stazione Centrale sorvegliata speciale. Meloni: «Non saranno misure spot»

Milano in sicurezza, Stazione Centrale sorvegliata speciale. Meloni: «Non saranno misure spot»

di Simona Romanò

La sicurezza a Milano parte dai controlli in Stazione Centrale, dopo le polemiche sul degrado e la microcriminalità intorno allo scalo ferroviario. I controlli saranno poi estesi in tutte le stazioni. «È un modo concreto per far tornare a vivere luoghi importanti e dare il segnale della presenza continuativa dello Stato. Non sono misure spot», ha commentato la premier Giorgia Meloni, ieri, dopo riunione in prefettura, con il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, il prefetto Renato Saccone, i vertici delle forze dell'ordine e il sindaco Giuseppe Sala.

CENTRALE E MOVIDA Si è fatto il punto proprio sulle operazioni decise da Piantedosi alla Centrale. La «presenza a tappeto» di uomini e donne in divisa «sta dando ottimi risultati», ha aggiunto Meloni. E il sindaco ha rilanciato anche il monitoraggio della movida: «C'è questa intenzione di portare avanti questa attività di presidio in un luogo critico come Centrale.

Ma io sto chiedendo di mettete attenzione anche ai luoghi del divertimento, come corso Como e Porta Nuova. Va fatto con calma e tranquillità senza esibire nulla».

PATTUGLIE Tornando ai pattuglioni in Centrale la premier ha sottolineato che «dal 16 gennaio sono state controllate oltre 40mila persone», comprendendo «gli scali di Roma e Napoli, con l'espulsione di 115 stranieri responsabili di fatti di illegalità». Lunedì sera, intanto, si è svolta ancora una operazione straordinaria nei dintorni della Centrale, a partire da piazza Duca d'Aosta, con 215 uomini. Sono state identificate 1.625 persone (di cui 607 stranieri): una persona è stata arrestata e 20 denunciate; sei gli stranieri espulsi; 132 veicoli controllati e 15 attività commerciali (6 violazioni fiscali).

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Febbraio 2023, 08:29
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