Scuola, vaccini e super pass a Milano: prof e bidelli già in vacanza

Da domani l'obbligo. L'associazione presidi: "Un problema trovare supplenti"

Scuola, vaccini e super pass a Milano: prof e bidelli già in vacanza

di Lorena Loiacono

Senza docenti in cattedra e bidelli in corridoio. Tra permessi, malattie da vaccino (o da paura di vaccino) e aspettative, l'ultima settimana di scuola rischia di trasformarsi in un colabrodo.


Già da domani, infatti, con l'avvio dell'obbligo di vaccino potrebbero mancare all'appello migliaia tra docenti e bidelli, che ne sono ancora sprovvisti: circa 13mila persone in tutta la Lombardia. Una media di circa 3-4 persone non vaccinate per istituto che, a esclusione dei docenti esentati per patologie, dopo 5 giorni di assenza vengono sospesi senza stipendio.

E allora, per evitare sospensioni, c'è chi si sta organizzando per prendere tempo e far passare, così, un mese prima del rientro a gennaio. «La situazione è molto articolata da scuola a scuola, la maggior parte del personale ha il vaccino e va sottolineato spiega Mauro Zeni, preside del liceo Tenca di Milano nella mia scuola, su 200 persone sono 8 quelle non vaccinate e, di queste, 3 o 4 potrebbero restare fuori e dovrò trovare una soluzione. La preoccupazione è di trovarsi docenti in malattia che ti possono complicare la vita. Ci sono colleghi che hanno ricevuto richieste di congedi anche fantasiosi».

Se per alcuni docenti il problema viene rimandato fantasiosamente a gennaio, per la scuola resta: perché comunque dovranno essere sostituiti e non sarà semplice anche perché ci sono tanti altri tipi di assenze da coprire.

Per esempio quelle dei fuori sede, che per rientrare a casa in anticipo e approfittare dei prezzi più vantaggiosi per il viaggio, magari presentano certificati medici. O di quanti, vaccinandosi ora tra prima o terza dose, andranno in malattia per qualche giorno fino alla pausa di Natale. A complicare la situazione anche il concorso nazionale di scuola dell'infanzia e primaria che terrà lontani dalle lezioni molti docenti precari. Insomma da oggi inizia la grande fuga dalla scuola.


«Sarà un problema trovare i supplenti - spiega Matteo Loria, presidente dell'Associazione nazionale dei presidi della Lombardia -, per pochi giorni con il rischio di quarantene a ridosso del Natale. I supplenti non ci sono: abbiamo ancora posti scoperti dalle graduatorie provinciali». E allora, senza i docenti, le scuole saranno costrette a rivedere orari e uscite anticipate: «ma conclude Loria, dirigente scolastico dell'istituto Caramuel Roncalli così perdiamo altre ore di lezione, che non potremo recuperare».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Dicembre 2021, 09:49
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