Milano, dopo un mese ancora classi senza professori. Zeni: «E' caccia come una caccia al tesoro»

Milano, dopo un mese ancora classi senza professori. Zeni: «E' come una caccia al tesoro»

di Lorena Loiacono

Ormai è diventata una caccia al tesoro. È questa, infatti, la sensazione che hanno i dirigenti scolastici degli istituti di Milano alle prese oggi, nella seconda metà di ottobre, con un nuovo ennesimo giro di valzer in cattedra tra i docenti: arrivano i nomi dei vincitori di concorso che, adesso, cambieranno scuola.

CATTEDRE SCOPERTE Le lezioni sono iniziate da più di un mese ma non si riesce ancora a trovare la quadra con le nomine, soprattutto per materie sulle quali i docenti sono ormai introvabili. A cominciare dalle classi di concorso per matematica, informatica e sostegno. Nell’ultimo giro di chiamate, venerdì scorso, sono arrivate circa 1300 nomine ma non tutte sono andate a buon fine. E si continua a cercare anche perché, senza docenti, gli orari restano ancora ridotti con uscite anticipate soprattutto per i ragazzi più grandi, alle superiori. E così la didattica fatica a entrare nel vivo. «Ci sono ancora cattedre scoperte in molte scuole - spiega Mauro Zeni, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Milano - la situazione è differente da istituto a istituto. Dove mancano i supplenti si creano difficoltà per tutti. Ma non solo, adesso la situazione si complica ancora di più, anche per chi pensava di aver sistemato tutte le cattedre».

IL CONCORSO Oltre alle difficoltà nel reperire supplenti da portare in classe, arriva ora l’immissione in ruolo dei vincitori di concorso: in questi giorni, infatti, su Milano si stanno concludendo le operazioni delle ultime selezioni per i docenti di scienze e, a breve, arriveranno anche quelle per gli insegnanti di matematica e fisica. «In generale è una buona notizia - ammette Zeni - perché darà stabilità in futuro.

Ma comporta un nuovo giro di chiamate, perché i vincitori di concorso ora andranno a insegnare nella scuola dove prendono il ruolo, lasciando scoperte le cattedre su cui hanno avuto la supplenza da settembre. È inevitabile ma fare queste operazioni a metà ottobre significa stravolgere tutto di nuovo. Nella mia scuola, il Tenca, ho già visto andar via due docenti e dovrò cercare due supplenti in più. È una caccia al tesoro». Intanto, per l’insegnamento della matematica l’Ufficio scolastico, non avendo più precari in graduatoria, ha consegnato le nomine ai presidi che possono convocare con le cosiddette “mad”, vale a dire le messe a disposizione: ogni scuola ha una lista di candidati che lasciano il curriculum per essere convocati, presentando un titolo di studio inerente con al materia di insegnamento. È l’ultima ratio ma, di fatto, è il modo più veloce per trovare un docente.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Ottobre 2022, 06:25
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