Milano e la Lombardia vanno a scuola di contagi: boom della fascia dai 14 ai 18 anni

Milano e la Lombardia vanno a scuola di contagi: boom della fascia dai 14 ai 18 anni

di Simona Romanò

Mai così male i contagi nelle scuole milanesi e lombarde (dallo scorso settembre), addirittura triplicati alle superiori, tra gli studenti di 14 e 18 anni. Ed è sempre più difficile sostituire i docenti assenti, causa Covid, fra contagiati e quarantenati, oltre agli insegnanti No vax, che sono già stati esonerati. La ripresa delle lezioni in presenza, da lunedì scorso, dopo le vacanze natalizie, è quindi in salita, «con la preoccupazione che si debba ritornare alla Dad», dicono i dirigenti scolastici.

CONTAGI SCOLASTICI I dati più aggiornati, forniti dall’assessorato regionale al Welfare, confermano le preoccupazioni dei presidi. Ora i più colpiti sono gli adolescenti da 14 a 18 anni, con 18.462 positivi, il triplo rispetto ai 5.861 della settimana dal 20 al 26 dicembre. Ed è proprio tra gli studenti delle superiori che si registra l’incidenza più alta con 3.902 infettati ogni 100mila ragazzi; seguono le medie con 2.754 e le elementari con 2.509 contagiati ogni 100mila. Boom anche tra i più piccoli: 2.213 nella fascia 0- 2 anni (triplicati in una settimana) e 2.739 nella 3- 5 anni (più che raddoppiati).

Dal Welfare ammettono che «non si era mai assistito settimanalmente, dallo scorso 6 settembre, a incrementi tanto evidenti». Ai contagi corrispondono le quarantene, che cambiano in base alle fasce di età e alle vaccinazioni: 98 le classi quarantenate in Lombardia (723 alunni e 74 operatori). I più quarantenati sono i bimbi di nidi e materne (non vaccinati) con 80 classi costrette a casa.

SOS DOCENTI «Le assenze degli inseganti sono meno del 10%, ma rimane la difficoltà a trovare i sostituti e a organizzare la didattica», spiega Augusta Celada, direttore scolastico regionale della Lombardia. L’individuazione dei supplenti è un problema notoriamente strutturale in Lombardia: «Non si trovano all’inizio dell’anno, è impensabile trovarli ora, con facilità e rapidamente», sottolinea Celada. «Siamo riusciti a riprendere in presenza, speriamo di non dover interrompere, ricorrendo alla Dad», conclude. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Gennaio 2022, 08:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA