Under 30, a Milano sono di moda le "supersbornie": boom di coma etilici

Under 30, a Milano sono di moda le "supersbornie": boom di coma etilici

di Simona Romanò

Simona Romanò Ubriacarsi fino a perdere i sensi. Le sbornie da coma etilico sono sempre più frequenti fra i ragazzi, tanto da far scattare l’allarme alcol tra i giovani del popolo della movida (e non solo). E i recenti fatti di cronaca lo dimostrano: dalle liti furibonde tra ventenni alticci, scoppiate gli scorsi weekend ai Navigli, fino ai giovanissimi in ospedale per intossicazioni alcoliche.

ABITUDINI ALCOLICHE Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio permanente giovani e alcol a Milano, i ragazzi «tra 20 e 29 anni sono i principali frequentatori dei locali notturni, con una capacità di spesa media tra 10 e 20 euro a serata per l’acquisto di cocktail». Nelle notti brave del fine settimana, quando i quartieri del divertimento sono presi d’assalto, «il 63,3% consuma superalcolici, il 55% birra e, a seguire, il 12,5% vino». Anche Exodus e Casa del giovane di Pavia hanno condotto uno studio sul campo, ascoltando tremila giovanissimi di Milano tra 11 e 18 anni. Cosa è emerso? Gli alcolici sono la spesa “proibita”, effettuata di nascosto dalla famiglia, che è in assoluto la più diffusa (41%). Se si circoscrive l’analisi agli studenti delle medie (11-14 anni), il 24% del campione ammette «di bere fino a perdere il controllo almeno una volta al mese».

Vogliono «togliersi timidezze e paure» e «divertirsi in modo esagerato». Dicono «di essere consapevoli che l’alcol fa male», ma «non comprendono il danno nel tempo».

SOS ALCOL Già a luglio, quando le restrizioni anti-Covid si sono allentate, il procuratore capo del Tribunale per i minorenni di Milano, Ciro Cascone, aveva sollevato il problema: «L’abitudine al consumo diffuso e scriteriato di superalcolici, che ha preso piede tra giovanissimi, non si era mai vista prima. Non sanno vivere in modo sano le serate di socialità». I procedimenti per casi di violenze e ricoveri connessi all’abuso di drink erano aumentati durante l’estate. Un’escalation proseguita mese dopo mese, fino ad oggi. Per Cascone, «l’alcol inibisce la paura, portando a comportamenti pericolosi per se stessi e gli altri. C’è un vuoto strutturale ed educativo da colmare».

INTERVENTI 118 Nella Milano che è tornata alla movida, è boom di chiamate al 118 per coma etilico: a settembre e ottobre l’impennata di interventi è stata del 92%, nella fascia tra 13 e 15 anni, rispetto al 2019. Si spalmano su tutta la settimana, con picchi nel weekend. riproduzione riservata ®<QR>


Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Novembre 2021, 06:10
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