Salone del Mobile, la presidente Maria Porro: «Qualità e internazionalità, il design riparte con Milano»

Salone del Mobile, la presidente Maria Porro: «Qualità e internazionalità, il design riparte con Milano»

di Paola Pastorini

Il Salone del Mobile è arrivato. Da martedì 7  al 12 giugno alla Fiera Milano di Rho si tiene l’edizione numero 60. Presidente Maria Porro, subito i numeri. Come siamo alla vigilia?

«Più di 2000 espositori, con  circa il 27% dall’estero, dato che ci restituisce la dimensione internazionale della manifestazione. Anche i numeri dei visitatori che arrivano dalla biglietteria on line sono buoni. Forte presenza dell’Europa (Germania e Francia in testa), tanti arrivano dagli Usa e da nuovi Paesi come la Corea e India».

Inferiori rispetto ai numeri pre Covid?

«Lontani dalle presenze stellari delle edizioni 2018 e 2019, ma non era il nostro obiettivo; puntiamo su qualità e internazionalità. Le aziende non si sono risparmiate: i progetti degli stand sono magnifici, c’è un lavoro sulla qualità altissimo».

Tra quanti mesi quel che si vede al Salone sarà nei negozi?

«Dai tre ai sei mesi, un anno per prodotti più complessi come le cucine. Il Salone è fondamentale per il confronto diretto produttori e compratori, dato che consente di aggiustare, definire e finalizzare il prodotto».

Sostenibilità è la parola d’ordine?

«Sì, ed è un traguardo in gran parte raggiunto dalle aziende italiane. Un sondaggio rivela che nella filiera legno e arredo i nostri marchi hanno un posizionamento sulla sostenibilità molto avanzato, anche rispetto all’Europa. Sono prodotti di alta qualità, quindi durevoli, caratteristica prima di sostenibilità. Lo standard dell’arredamento italiano è eccellente, frutto di una catena produttiva corta, molto radicata sul territorio.

Certo, non si fa mai abbastanza. Ci sono materiali, prodotti, verniciature, colle, schiume poliuretaniche che hanno bisogno di evoluzione e quindi c’è bisogno di un lavoro di filiera».

Consigli un itinerario di visita a chi verrà al Salone non come addetto ai lavori.

«Cucina, bagno, tecnologia, elettrodomestico, mobile classico, design, emergenti: il Salone è enorme. Consiglio la nostra app, guida eccellente ai padiglioni. Dato che il Salone compie 60 anni merita la visita l’esposizione del Compasso d’oro, ovvero “gli Oscar” del design. E ricordo che le aree ristoro vantano le proposte di chef stellati, grazie alla collaborazione con Identità Golose. Imperdibili i nuovi talenti del Salone Satellite con gli under 35, sempre aperto al pubblico e gratuito. E, sempre per i 60 anni, invito a partecipare allo spazio Design with Nature di Mario Cucinella all’incontro con Chiara Alessi e l’illustratore Marco D’Ambrosio, in arte Makkox, per raccontare e re-immaginare la manifestazione».

Al Fuorisalone sono decine e decine gli appuntamenti. Milano si è risvegliata?

«Questa onda di eventi è la prova che il Salone è un motore che accende la città e siamo fieri di giocare questo ruolo di “miccia”. Importante per questo il cambio di data: la bella stagione consente di stare all’aperto. Anche qui i percorsi si possono scegliere in base a luoghi e gusti. Imperdibile a Palazzo Reale La Scatola magica di Davide Rampello con i lavori di 11 grandi registi».

Maria Porro lei è lady Salone:  prima donna alla guida della kermesse. Orgogliosa?

«Sì, ma siamo tante imprenditrici donna in questo settore. Non mi sento sola».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Giugno 2022, 09:12
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