Le minacce sono più che esplicite. «Diamo fuoco a questo infame». «A testa in giù, maiale». «Lo carichiamo e lo portiamo in discarica». «Decapitarlo». Dopo gli attacchi all’intero arco costituzionale, i No vax hanno aggiunto un altro obiettivo alle loro campagne d’odio veicolate dalla chat Telegram Basta dittatura, che conta ottomila iscritti: il sindaco Beppe Sala, nel mirino per alcune dichiarazioni - decontestualizzate e reinterpretate - che ha rilasciato alla trasmissione L’aria che tira su La7.
Intervistato da Myrta Merlino, il sindaco si era limitato a parlare delle difficoltà della polizia nell’arginare la protesta dei cortei che da 14 sabati consecutivi mandano in tilt il centro. Ma gli odiatori senza green pass ne hanno approfittato per scatenarsi. Hanno persino pubblicato inchat il suo numero di telefono e le sue mail «per bombardarlo». «Vuoi la linea dura? E te la diamo figlio di pu...».
Sala ha incassato la solidarietà di tutti, da Fontana a Bernardo, dalla Cgil alla Camera di Commercio, dal Pd a Forza Italia. I messaggi sono stati acquisiti dalla procura e dalla Digos. Il capo del pool Antiterrorismo Alberto Nobili ha aperto un fascicolo. Gli inquirenti, insieme agli esperti della Polizia postale, sono al lavoro per identificare gli autori: alcuni messaggi sono firmati con pseudonimi, altri con nome e cognome.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Ottobre 2021, 08:04
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