Lombardia, la siccità fa posticipare il via alle irrigazioni all'11 aprile

Gravi crisi idrica in Regione

Lombardia, la siccità fa posticipare il via alle irrigazioni all'11 aprile

Lombardia a secco. Campi non bagnati, terra arida come  in piena estate e semine a rischio.

Rinviato all’11 aprile l’inizio della stagione dell’irrigazione, previsto per lo scorso weekend, con grande preoccupazioni per l’agricoltura lombarda. La pioggia, copiosa e salvifica, purtroppo non è arrivata e non sembra debba arrivare, almeno nell’immediato, così, non s'arresta la grave crisi idrica in Lombardia. «Con la Regione, insieme alle organizzazioni professionali agricole ed a tutti gli attori del settore, abbiamo condiviso la priorità di favorire l'invaso dei laghi oggi sotto media», spiega Alessandro Rota, presidente di Anbi Lombardia (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni). «È stata una scelta obbligata e non indolore, ma indispensabile però per arrivare a gestire una stagione irrigua, che si preannuncia critica». Perché il deficit idrico è al massimo storico (-57%): rispetto alle riserve idriche medie del periodo, che storicamente sono intorno ai 3,4 miliardi di metri cubi di acqua, oggi ne sono disponibili 1,4 miliardi. Mancano all'appello 2 miliardi di metri cubi. L'analisi è stata effettuata durante il tavolo permanente sull’allarme siccità a Palazzo Lombardia: «La situazione rimane difficile», dichiara il presidente Attilio Fontana.

SOS AGRICOLTURA

«L'irrigazione è fondamentale per l'agricoltura lombarda che rappresenta più del 16% del valore economico della produzione agroalimentare italiana, grazie a 600.000 ettari che costituiscono oltre il 23% della superficie irrigua nazionale», aggiunge Anbi.

Non solo: «il mantenimento di una diffusa pratica irrigua garantisce l'equilibro ambientale».

GESTIONE EMERGENZA

«L’assenza di precipitazioni continua a non aiutarci, non aiuta ma siamo riusciti a fermare la discesa dei laghi», prosegue Fontana. Si pensa però all’estate, quando saranno necessari provvedimenti emergenziali per gestire l’acqua raccolta. Che agricoltura ci aspetta? Nella zona della Pianura Padana, che produce il 40% del Pil nazionale, gli esperti parlano di un rischio non solo ambientale ma anche sociale, con gli agricoltori che non possono seminare nella polvere. Di certo, se il meteo non cambia, si navigherà a vista.


Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Aprile 2023, 06:10
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