Le note struggenti del “silenzio” e poi l’inno d’Italia suonati da una tromba sola in piazza Duomo. A seguire, oltre trecento operatori del mondo della ristorazione milanese si sono seduti a terra, attorno a sedici tovaglie bianche apparecchiate davanti la cattedrale. La crisi è servita. Così è andato in scena ieri mattina il flash mob Siamo a terra contro la serrata anti-Covid alle 18. Il “titolo” della manifestazione dice tutto. «Siamo a terra, dal punto di vista economico e morale. Stiamo pagando noi, ma anche la città a cui i nostri esercizi danno decoro, lavoro, luce e vivibilità», dichiara Lino Stoppani, presidente Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe). Invoca poi «più incentivi da subito». Per Confcommercio, «la stretta anti-Covid sui locali costerà in Lombardia 860 milioni di euro al mese e soltanto a Milano 153 milioni al mese». E si rischia l’effetto valanga sull’occupazione in un settore che «in Lombardia dà lavoro a oltre 150mila persone».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Ottobre 2020, 09:19
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