Presa la banda rom dei bancomat: assaliva gli sportelli con l'esplosivo e rubava auto di lusso per i colpi

Presa la banda rom dei bancomat: assaliva gli sportelli con l'esplosivo e rubava auto di lusso per i colpi

di Salvatore Garzillo
La base era tra i campi nomadi di via Martirano e via Chiesa Rossa. Da lì la banda partiva per le spedizioni. Obiettivi: bancomat da rapinare e auto di grossa cilindrata da rubare per fughe veloci dopo aver fatto saltare in aria gli sportelli nell'hinterland di Milano.
Ieri gli agenti della Squadra mobile si sono presentati nei campi con un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 6 persone, tra cui un minore, accusati a vario titolo di rapine e riciclaggio. In manette Aziz Faim, 19 anni, il coetaneo Vittorio Emanuele Stepici, Christian Bezzecchi, 25, Angelo Levacovich, 32, tutti con precedenti. All'appello manca un sesto uomo di 45 anni, il più esperto negli assalti ai bancomat con l'acetilene, una tecnica che consiste nel saturare l'ambiente con il gas fino a provocare l'esplosione. «È un'arte - dicono gli investigatori - Sono pochi quelli che riescono a controllare precisamente la potenza, in alcuni casi vengono sventrati interi palazzi». La banda non è stata così sprovveduta ma le immagini delle telecamere mostrano tutta la potenza devastante dell'esplosione del 2 febbraioalla filiale della Banca Agricola di Mantova di Trezzano sul Naviglio. Bottino 60mila euro ma sono sospettati di aver commesso almeno altri 3 assalti.
«Le indagini sono partite il 9 dicembre 2019 dopo l'assalto a due gioiellieri che erano a Milano per l'evento Artigiano in Fiera», ha spiegato il capo della Mobile, Marco Calì. In quella occasione i rapinatori hanno atteso i due fuori dall'albergo a Rho e con gli hanno bloccato la strada con due vetture, minacciati con pistola e kalashnikov (poi risultate essere armi finte) con cui si sono fatti consegnare l'auto dei gioiellieri auto e 400mila euro. Attraverso intercettazioni e analisi sui cellulari sono stati tracciati gli spostamenti della banda. , cui vengono contestate 3 rapine consumate l'11 e il 12 febbraio a Trezzano sul Naviglio e Piacenza. In tutti i casi hanno aggredito le vittime con bastoni e piedi di porco. Con la stessa tecnica, a Trezzano, hanno rapinato di una Mercedes Classe C 2200 a un uomo colpito prima al volto e poi trascinato fuori dall'abitacolo da due persone incappucciate (il terzo complice era su un'altra vettura). Armati di spranga di ferro, sempre a Trezzano, hanno preso la Maserati Ghibli a un imprenditore che mesi prima aveva già subito la rapina di un'altra supercar da persone che - a suo dire - avevano la stessa voce e corporatura. Quello stesso giorno, a Piacenza, hanno aggredito il titolare di un'officina e gli hanno preso la sua Volkswagen Golf.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Luglio 2020, 08:40
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