ITINERARI REALIZZATI. Forse il più utilizzato è quello che da San Babila, cuore della Milano, conduce a Sesto San Giovanni (circa 7 chilometri), passando per corso Buenos Aires e viale Monza dove la pista sarà terminata a fine mese: è a lato della strada ed è larga oltre due mesi. «Lavoriamo anche sulla sosta che non potrà più essere a lisca di pesce ma solo in linea», spiega l’assessore. A buon punto anche il percorso che dall’Arco della Pace conduce a Cascina Merlata- Ex area Expo, passando per viale Certosa dove nei controviali il limite è già dei 30 chilometri orari. Lavori iniziati ieri per la ciclabile della Cerchia dei Navigli, che da Francesco Sforza permette di pedalare fino a Pontaccio, per un totale di 2,6 chilometri.
CICLABILE “VENTO”. È la ciclovia turistica che collegherà Venezia a Torino; il tratto milanese, iniziato giovedì scorso, prevede quasi 5 chilometri lungo il Naviglio Pavese, dalla Darsena alla fine del territorio del Comune.
NUOVI CANTIERI. Per ulteriori 10,4 chilometri: dal quartiere Isola a Farini, per esempio; da Legioni Romane a via Zurigo. Poi, fra una settimana, si partirà con altri 4,8 chilometri: dal quartiere Ortica si potrà giungere in bicicletta a Segrate; e i controviali di corso Sempione saranno Zona 30.
CONTABICI. Le tre telecamerine, montate in corso Buenos Aires (presto spostate su altri tragitti), hanno rilevato il passaggio di 7mila ciclisti al giorno. «Numero elevato che potrà aumentare», precisa Granelli.
POLEMICHE. Dopo quelle per la ciclabile di corso Buenos Aires è esplosa per il tracciato in viale Monza.
Secondo il centrodestra «riduce troppo la carreggiata, a discapito anche dei posteggi». A replicare è Granelli: «Andiamo ad aumentare i posti auto regolari mettendo in sicurezza un’arteria pericolosa dove si registrava un incidente ogni tre giorni con 150 feriti all’anno; 100 dei quali erano ciclisti, motociclisti e pedoni».
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Settembre 2020, 09:29
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