Milano, 28 nuove pietre d'inciampo per ricordare la Shoah. Segre: «In queste pietre c'è il fallimento dell'uomo»

28 nuove pietre d'inciampo per ricordare la Shoah. Segre: « In queste pietre c'è il fallimento dell'uomo»
Milano avrà 28 nuove pietre di inciampo posate per le strade della città per ricordare altrettante vittime milanesi, che hanno perso la vita deportate nei campi di sterminio nazista o perché si sono opposte ai regimi. Si tratta di sampietrini, piccoli blocchi quadrati ricoperti d'ottone che ne ricordano il nome, l'anno di nascita, il giorno e il luogo della morte, e che saranno posati mercoledì 15 e venerdì 17 gennaio in 21 strade della città, in corrispondenza delle abitazioni dei deportati nei lager che non hanno fatto ritorno alle loro case.

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Tra le personalità presenti alla posa quest'anno ci sarà anche l'ideatore delle Pietre di inciampo, l'artista berlinese Gunter Demnig. Con le nuove pose saliranno a 90 le pietre presenti a Milano. La senatrice a vita, Liliana Segre, ha definito le pietre di inciampo «un funerale di pensiero per chi non lo ebbe. In queste pietre c'è il fallimento dell'uomo», ha detto nell'aula consiliare del Comune di Milano dove sono stati presentati i 28 nomi.

A essere ricordati quest'anno saranno: Costantino Codini, Corinna Corinaldi Segre, Eugenia Cuzzeri Caminada, Giovanni Dolfi, Pio, Enrica e Giorgio Foa, Antonia Frigerio Conte, Romeo Garotta, Antonio Gentili, Oreste Giudici, Giorgio e Jole Goldschmiedt, Frieda Lehmann, Roberto Lepetit, Davide Pedretti, Mario Provasi, Giorgio Puecher Passavalli, Anna Rabinoff Schweinoster, Umberto Recalcati, Andrea Schivo, guardia carceraria a San Vittore ucciso per aver aiutato i detenuti ebrei, Gian Natale Suglia Passeri, Bohor, Sara, Hasdai, Dora e Leone Varon, Luigi Villa.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Gennaio 2020, 09:23
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