Milano, false onlus per lucrare sull'accoglienza dei migranti: 10 condanne fino a 11 anni

Milano, false onlus per lucrare sull'accoglienza dei migranti: 10 condanne fino a 11 anni

di Greta Posca

Volontari senza frontiere, Milano Solidale, Amici di Madre Teresa Giuliani e Area Solidale. Cosa hanno in comune queste quattro associazioni? Non sono mai esistite. O meglio, esistevano solo per convincere persone di buona volontà a donare denaro per aiutare migranti, ma che in realtà venivano drenati e finivano per usi tutt’altro che nobili. Per la vicenda “fake onlus” ieri è stata condannata a 11 anni di carcere Daniela Giaconi, arrestata il 2 luglio 2019 perché accusata di aver gestito «di fatto» un presunto «sistema» basato sulle quattro onlus che avrebbero falsificato documenti per ottenere la gestione dell’accoglienza di centinaia di migranti, a cui veniva dato poco o nulla, perché ciò che interessava era solo «lucrare» sull’emergenza. Lo ha deciso ieri la quarta sezione del Tribunale che ha inflitto altre 9 condanne a pene fino a 8 anni e 6 mesi. Confiscati quasi 9 milioni di euro. Le accuse nell’indagine del pm Gianluca Prisco erano associazione per delinquere, truffa allo Stato, autoriciclaggio.

Il collegio ha inflitto 10 condanne, tra 4 anni e 9 mesi e 11 anni, concedendo le attenuanti generiche. La pena più alta per Daniela Giaconi, che avrebbe gestito il «sistema» delle onlus con base tra il Milano, Lodi e Pavia. Tra le condanne emesse 7 anni a Letizia Barreca e 8 anni e 3 mesi a Sandra Ariota. La donna e gli altri (rappresentanti legali e presunti prestanome delle finte onlus) avrebbero usato per «scopi personali» oltre 4,5 milioni (lei si è comprata un negozio a Milano, confiscato dai giudici) dei circa 7,5 milioni ottenuti illecitamente partecipando, tra il 2014 e il 2018 (le procedure di controllo sono diventate più stringenti nel 2017), a bandi delle Prefetture di Lodi, Parma e Pavia. La banda di presunti truffatori avrebbe anche garantito «supporto economico» a condannati per associazione mafiosa e «uno stipendio senza alcuna prestazione lavorativa», consentendo loro «di richiedere» con documenti falsi «le misure alternative alla detenzione».


Ultimo aggiornamento: Sabato 26 Giugno 2021, 14:03
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